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“L’inaugurazione della nuova sede dell’Ats? Una farsa per mascherare lo smantellamento della Sanità sarda e l’unica riforma del centro-sinistra: l’aumento degli stipendi dei manager continentali”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, commenta l’inaugurazione della nuova sede a Sassari.

“E’ un inganno – prosegue l’esponente azzurro – ad iniziare dalla finzione di una Asl che non è unica, ma è plurima, dalla triste messinscena dell’apertura di una sede mentre proprio nella stessa città i reparti in questi mesi non avevano neppure le forniture necessarie per assistere i pazienti. Questo è il loro modello: una Sanità che costa molto di più e offre molto di meno. Gli unici risparmi sono quelli compiuti sulla pelle dei cittadini: quando dicono di aver abbassato la spesa farmaceutica è perché hanno costretto i pazienti a comprare i farmaci e perfino la carta igienica.

A confermare questo quadro desolante c’è la protesta di tutte le sigle sindacali, che hanno accolto il presidente della Regione come meritava”. Sul presidio dei sindacati all’esterno dell’ex ospedale civile, intervengono anche Pietro Pittalis e Alessandra Zedda, rispettivamente capogruppo e vice di Fi in Consiglio regionale.

“Non possiamo non condividere le preoccupazioni e la protesta dei lavoratori della sanità che – ricordano – percepiscono le retribuzioni più basse d’Italia e lavorano spesso in condizioni disumane. Cresce la spesa sanitaria – proseguono i forzisti – peggiorano le condizioni di lavoro, aumentano le liste d’attesa, saltano gli interventi chirurgici. Riceviamo quotidianamente la protesta degli utenti per la mancanza di farmaci e presidi e dei lavoratori per la carenza negli organici e le sempre peggiori condizioni di lavoro”.