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Il Progetto Sms (Small Mission to marS), che ha per obiettivo l’invio di una sonda tecnologica su Marte e che coinvolge anche il Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass), è stato presentato oggi a Roma, nella sede dell’Ambasciata in Italia degli Emirati Arabi Uniti, in un incontro con l’Ambasciatore, Saqer Nasser Al Rissi.

Il progetto presenta elementi di economicità e innovazione. La missione è stata ideata dalla società consortile ALI (Aerospace Innovation for Innovative components) che ha sede nell’area industriale di Napoli e da un team di “player” industriali e centri di ricerca del settore spaziale, quali l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Napoli ‘Federico II’, il Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS), il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (socio del DASS), le società Aerosekur, Foxbit e Telespazio, le “start up” ENEA e Space Factory.

A questi partner si è aggiunto il supporto di eccellenze internazionali, quali il Dipartimento Aerospaziale della Open University, il Centro di Ricerca Spagnolo CIMNE, la Khalifa University di Abu Dhabi. La missione prevede per la fase discendente sul pianeta rosso l’adozione dello scudo di protezione termica che utilizza la tecnologia di IRENE “Italian RE-entry NacellE”, unica al mondo nel suo genere, e contempla la possibilità del “lander” di trasportare piccoli “payload” scientifici e tecnologici, quale quello per la realizzazione di elementi strutturali sul suolo marziano il cui brevetto è di proprietà del Dass, come pure il necessario sistema di telecomunicazioni satellitari.

L’uso di tali tecnologie e il progetto altamente miniaturizzato della sonda consentono di stimare l’investimento per la realizzazione della missione SMS a circa 120 milioni di dollari, incluso il lancio. Del progetto SMS si parlerà in occasione del meeting bilaterale tra Italia ed Emirati Arabi previsto nei prossimi giorni.