Neve, ghiaccio e vento hanno provocato una serie di incidenti in montagna e non solo, con alcune vittime e diversi feriti, tra sciatori ed escursionisti. Così, mentre ieri uno sciatore è morto al Sestriere e un alpinista sulle Apuane, altri due sciatori sono stati travolti da una slavina a Roccaraso (solo uno ha riportato lesioni) e nel bolognese 2 bambini finiti fuoripista sono rimasti feriti, oggi una escursionista di 36 anni è morta nel Bellunese.

La donna, di Piove di Sacco (Padova), è scivolata su una lastra di ghiaccio mentre percorreva un sentiero sopra la Valle di Schievenin, cadendo per alcuni metri. Secondo la ricostruzione del Soccorso alpino, durante l’attraversamento con un amico di un tratto orizzontale ghiacciato del sentiero è rovinata a terra, ruzzolando nel bosco, ha superato un salto di roccia ed è piombata nella mulattiera sottostante.

Nell’Appennino bolognese diversi incidenti in poche ore si sono verificati a causa di un errato uso delle ‘ciaspole’, tanto di moda negli ultimi tempi, ma spesso impiegate in modo improprio: vanno bene per la neve, avvertono i tecnici, ma sul ghiaccio o sulla neve particolarmente dura, gli unici attrezzi per muoversi in sicurezza sono i ramponi e la piccozza. Ne hanno fatto le spese, in diversi incidenti, vari escursionisti: la più grave una trentenne di Faenza che è stata soccorsa con l’elicottero.

Elisoccorso anche per un escursionista finito in un crepaccio all’Abetone, in Toscana e per due ragazzi di 14 e 12 anni finiti con il loro bob contro un traliccio sulle piste di Branchetto di Bosco Chiesanuova (Verona). Nessuno sarebbe in condizioni particolarmente gravi. Indenni, poi, due escursionisti rimasti bloccati su un pericoloso pendio ghiacciato a Forni di Sopra, sulle Dolomiti friulane: le operazioni di soccorso, molto impegnative, sono durate ore. Alcune centinaia di turisti sono bloccati in Val Senales, in Alto Adige, perché la strada d’accesso è stata chiusa per pericolo valanghe.

I tecnici della Provincia sono sul posto per valutare un distacco pilotato della neve per poter riaprire la strada al più presto possibile. In Alto Adige anche altre strade sono state chiuse per il rischio valanghe (forte, di grado 4 su 5), così come nelle zone alpine di altre regioni. Sempre a causa dello stesso pericolo slavine, dal pomeriggio è stata chiusa al traffico la strada regionale della Valtournenche che porta a Cervinia, così come il traforo del Monte Bianco resterà chiuso domani al traffico in entrambi i sensi di marcia fino al ‘disgaggio’ di una possibile valanga.

A Cagliari, invece, tragedia sfiorata a causa del forte vento di maestrale, che ha sradicato un pino imponente che ha centrato in pieno un’auto in transito all’altezza di un semaforo. Il conducente, un agente di polizia, è rimasto lievemente ferito.