“Pratza – Piazza Paese di Seui”. Questo il nome con cui l’amministrazione comunale di Cagliari, con una delibera, ha voluto finalmente omaggiare il piccolo centro ogliastrino che vanta da sempre una numerosissima presenza nel capoluogo sardo, contraddistinguendosi in questi anni per dedizione al lavoro e forte senso di solidarietà.

Da decenni la popolazione seuese ha progressivamente conquistato un’intera città, con quasi un centinaio di attività commerciali tra ristoranti, alberghi, market e bar. Non solo ristorazione ma anche politica, visto che anche il sindaco Massimo Zedda ha origini seuesi.

E ora, finalmente, la città di Cagliari rende omaggio alla piccola comunità barbaricina: la piazza sarà quella incastonata tra le vie Redipuglia, via Trincea dei Razzi e via Monte Sabotino. Un atto dovuto, secondo molti, per ringraziare i seuesi che si sono impegnati nella ricostruzione e nel rilancio economico-sociale della città, semidistrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

“La nuova denominazione toponomastica – ha scritto in un post su Facebook il consigliere dei Progressisti Sardi Matteo Massa – entrerà in vigore quando sarà autorizzata dalla Prefettura competente. Ora, rinnovando l’impegno affinché la piazzetta venga presto riqualificata, facciamo gli auguri agli amici di radici seuesi e agli abitanti di San Michele, che chiedevano da tempo che la piazza venisse intitolata”.

Seui ha certamente una singolare storia di migrazione interna e un rapporto intenso con Cagliari: le generazioni interessate sono almeno cinque, ormai, e si contano almeno 8mila seuesi, ma la migrazione sembra essere costante e qualcuno azzarda numeri che arrivano anche a 14mila presenze.