“Mille interventi in un anno per tamponare la rete idrica colabrodo di Sassari”. Così Abbanoa risponde alle proteste dei sassaresi per i disagi prodotti dai continui lavori in corso e dall’inquinamento, che rende non potabile l’acqua che sgorga dalla gran parte dei rubinetti cittadini. “La rete idrica ereditata dalla Siinos, la vecchia società comunale, ha un’età media superiore ai 40 anni, in alcuni quartieri addirittura oltre 50”, spiega la società di gestione dei servizi idrici in Sardegna.

Abbanoa calcola di avere effettuato sulle reti, in un anno, mille interventi di manutenzione ordinaria e oltre cento di manutenzione straordinaria. “La rete è difficilmente definibile idropotabile per la vetustà e obsolescenza delle condotte di distribuzione idrica interna, che causano continue rotture e ingenti perdite d’acqua lungo il tragitto dai serbatoi alle abitazioni”, precisano i vertici aziendali.

Emblematico quanto accade in questi giorni a Ottava: “Abbiamo dovuto far fronte a quattro rotture in tre giorni, prima alla rottura della condotta che alimenta la frazione, poi alla saracinesca del partitore Rodda Cuadda, poi alla condotta in uscita dal partitore e infine in un altro tratto della condotta”, spiega Abbanoa. A Ottava 5mila residenti sono senz’acqua da cinque giorni, costretti a rifornirsi con le autobotti: “Gli abitanti della borgata sono letteralmente e giustamente disperati”, solidarizza la consigliera comunale Desirè Manca del Movimento Cinque Stelle. “Il fatto che il sindaco Nicola Sanna sia informato e abbia sollecitato i vertici di Abbanoa non può bastare – conclude – la situazione è inaccettabile e dev’essere risolta in tempi brevissimi”.