Il Presidente dell’Italia Mattarella arriva a Cagliari per “festeggiare il fallimento” dell’Autonomia sarda a 70 anni dal suo riconoscimento. Ad accoglierlo il Presidente Pigliaru, il Presidente del Consiglio Ganau ed il sindaco Zedda.

Saranno pure presenti, ad esclusione di Pili, che bene ha fatto a declinare l’invito, tutti gli ex Presidenti della Regione Autonoma, per ricordare al Presidente italiano quanto le giunte di centro destra e di centro sinistra “siano state diligenti nell’eseguire i compitini dettati da Roma” in questi decenni, mortificando la Terra sarda.

Già hanno annunciato alla stampa che in colonia si canterà l’inno nazionale italiano.

In “colonia” si mobilitano anche le “truppe cammellate” di Calderoli e di Di Maio

Calderoli in Sardegna, scortato dai dirigenti del Psd’Az, si dispiace perché “l’isola deve avere una continuità territoriale garantita e supportata dal Governo con soldi pubblici” e che “in questo territorio è purtroppo difficile trovare qualcosa che funzioni”. Bontà sua, Calderoli storico esponente della Lega Nord, assai noto per i suoi sproloqui razzisti e xenofobi, fa del disagio dei sardi il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale, dimenticando le responsabilità del suo partito che ha governato a lungo insieme a Berlusconi privilegiando le regioni del Nord.

Di Maio M5S parla di Ambiente e presenta già il suo Ministro. Il M5S dovrebbe spiegare meglio quale sia la sua posizione sulla salvaguardia ambientale in Sardegna, non solo per la sua totale assenza in questi anni dalle lotte territoriali, ma anche per la scelta prima fatta e poi parzialmente disconosciuta dal sindaco pentastellato di Assemini sull’installazione della centrale a biomasse della PowerCrop, contrastata per ragioni di inquinamento ambientale dai cittadini, da ISDE Medici per l’ambiente e da alcuni consiglieri regionali.

Sulla recente dichiarazione del leader del M5S secondo cui la Sardegna meriterebbe di essere rappresentata in Europa, per chi ha memoria corta, ricordiamo che la Sardegna ha eletto tre europarlamentari purtroppo politicamente “inesistenti”. Una eletta proprio dal M5S.

Claudia Zuncheddu – SardignaLibera