“Smart Light Network (SLN)” è uno dei progetti realizzati durante il corso di Reti Radiomobili della Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Cagliari. Fabrizio Cara, Elena Marongiu e Nicola Benenati, sono i tre studenti che hanno realizzato un progetto sull’illuminazione urbana intelligente volta al risparmio energetico, al monitoraggio e controllo dei consumi attraverso una piattaforma di Internet of Things (IoT).

“Il lavoro svolto è stato strutturato in tre fasi” afferma Matteo Anedda, ricercatore presso il dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE) e titolare del corso di Reti Radiomobili. “Nella fase progettuale è stato studiato il problema e sono stati definiti gli obiettivi da raggiungere. La seconda fase è stata quella realizzativa, durante la quale sono state impiegate schede di prototipazione e i sensori necessari alla rilevazione dei dati. Nella terza e ultima fase sono stati sviluppati degli algoritmi per validare l’efficacia dell’intero lavoro. Il progetto trova applicazione nel contesto dell’illuminazione pubblica urbana e si colloca pienamente nell’ottica dell’impiego efficiente delle risorse energetiche nelle Smart Cities”.

“Siamo riusciti a regolare dinamicamente l’intensità luminosa basandoci sul flusso di persone e veicoli in tempo reale e questo permette una gestione intelligente delle lampade a led dell’illuminazione pubblica,” dice Fabrizio Cara.
“Abbiamo realizzato un progetto dalla fase di studio a quella di realizzazione pratica e sperimentazione. Questo ci ha insegnato l’importanza della fase progettuale, realizzativa e analisi dei dati” afferma Elena Marongiu.

“Attraverso una piattaforma di IoT riusciamo a monitorare in tempo reale la potenza media giornaliera e istantanea richiesta dall’impianto di illuminazione oltre al risparmio energetico percentuale realizzato attraverso i nostri algoritmi” conclude infine Nicola Benenati.

Durante la fase di sperimentazione, gli algoritmi adottati hanno permesso il raggiungimento di risparmi energetici, rispettivamente dell’ordine del 20% e 44%. Fra gli sviluppi futuri vi è la scalabilità dell’intero progetto e la sua applicazione all’intera rete di illuminazione cittadina.