New York, 2018: un noto avvocato per i diritti dei gay si è immolato come un bonzo sull’altare del clima dandosi fuoco in un parco di Brooklyn. Come 55 anni fa il monaco tibetano Thich Quang Duc in una piazza di Saigon – la foto dell’AP fece il giro del mondo – David Buckel si è tolto la vita trasformandosi in una torcia umana nel verde di Prospect Park.

C’era soltanto un jogger ad assistere da lontano al gesto del 60enne legale diventato famoso per avere guidato, dalla parte dei parenti di un giovane trans stuprato e ucciso in Nebraska, il processo portato da Hollywood sul grande schermo nel film “Boys Don’t Cry”. Alle prime luci dell’alba, nel primo giorno newyorchese di vera primavera, Buckel si è cosparso gli abiti di benzina e si è dato fuoco quando il parco era ancora semideserto. Il jogger, che da lontano aveva avvistato le fiamme, ha allertato la polizia che ha trovato il cadavere.

L’avvocato aveva lasciato i documenti e un biglietto in un carrello della spesa trovato poco lontano dal luogo del suo gesto. Inviato per email anche ai maggiori media americani, il messaggio conteneva un invito a condurre una vita meno egoista per proteggere il clima del pianeta. Il caso legale per cui Buckel divenne famoso lo aveva visto difendere gli eredi del ragazzo trans Brandon Teena contro uno sceriffo della contea che non aveva fatto abbastanza per difenderlo. Hilary Swank interpretò il ruolo di Brandon nel film del 1999 vincendo un Oscar. Come direttore del progetto matrimoni e consigliere legale dell’associazione pro-gay Lambda Legal, Bucker era stato anche lo stratega di importanti casi giudiziari a New York e New Jersey che avevano accompagnato il processo di legalizzazione delle nozze tra coppie omosessuali. Più di recente l’avvocato aveva dedicato le sue energie ai problemi dell’ambiente: aveva lavorato come giardiniere urbano e ecologo al giardino botanico di Brooklyn, contribuendo a creare il più grande programma di riciclaggio dell’ ‘umido’ in America che usa soltanto energie rinnovabili. “L’inquinamento distrugge il nostro pianeta. La maggior parte degli abitanti della terra respira aria resa insalubre dai combustibili fossili e molti muoiono prematuramente per questa ragione”, ha scritto nell’ultimo messaggio: “Che la mia morte prematura rispecchi quel che stiamo facendo a noi stessi”.