Apprendo tramite un post via social network, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che dei vandali (io li definirei terroristi, visto l’approccio all’arte da Isis) hanno mozzato la testa a tre Sculture che ornano il viale intitolato alle vittime dei bombardamenti del 1943. Mi auguro che tramite telecamere, vengano individuati i tagliateste che in questa maniera hanno offeso e mortificato la storia dell’arte Cagliaritana, dal momento che le Sculture avevano due secoli.

Quando la sede del Liceo Artistico era in Via San Giuseppe a Castello, le statue che simboleggiano le quattro stagioni, venivano usate per le esercitazioni en plein air di Figura Disegnata. Sul profilo social del sindaco, in queste ore si discute di quale sia la pena esemplare da infliggere ai terroristi, ragiono e propongo la mia: Per espiare la loro colpa, questi terroristi dell’arte Cagliaritana, vadano costretti a frequentare in libertà vigilata, a loro spese s’intende, un corso quinquennale di Restauro Scultoreo, Restauro che dovranno poi impegnarsi a eseguire a loro spese con le competenze acquisite sulle Sculture da loro mozzate, in tale maniera questi criminali terroristi diverrebbero (una volta educati all’arte e resosi conto del danno da loro arrecato), con le loro competenze acquisite potrebbero essere valore aggiunto per la comunità negli anni a venire.

Questo incredibile incidente potrebbe costituire un’occasione per fare di questi terroristi mai educati all’arte una risorsa culturale per programmare nel futuro la memoria e la Storia dell’Arte Cagliaritana. Come dite? Cagliari non ha mai avuto un’Accademia di Belle Arti nei secoli? Ma senza un’Accademia come si fa a programmare l’educazione futura della propria storia e memoria?

Mimmo Domenico Di Caterino