“Le interlocuzioni con il ministero della Funzione pubblica continuano, in ogni caso posso dire che le nostre ragioni sono state riconosciute anche dai ministeri dell’Agricoltura e del Lavoro”. L’assessore all’Agricoltura, Pier Luigi Caria, rassicura la delegazione sindacale di dipendenti dell’Associazione regionale allevatori che, dopo la manifestazione di stamattina, è stata ricevuta dal presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau, e dai capigruppo.

I lavoratori chiedono l’applicazione della legge 3 del 2009 sul superamento del precariato che disciplina la loro stabilizzazione all’interno dell’Agenzia regionale Laore. “Resta da acquisire il parere del ministero dello Sviluppo economico – ha aggiunto Caria – soprattutto per quanto riguarda i volumi di spesa del personale, ma riteniamo di poter dimostrare, con una dettagliata documentazione su spese, struttura dei costi e indotto, che l’intervento è sostenibile e soprattutto che, se non lo si facesse, il sistema agricolo sardo subirebbe un danno gravissimo”.

In settimana, ha annunciato, “invieremo la nostra relazione a Roma e contiamo di avere una riposta in tempi brevi”. Dopodiché, ha concluso, “si potranno bandire i concorsi e sotto questo profilo valuteremo come intervenire nella fase di transizione, considerando che le procedure selettive potrebbero richiedere più o meno un anno”. Al tavolo con i capigruppo hanno partecipato il Gruppo sit-in rappresentato da Paola Naitana e il sindacato Confederdia. Entrambi chiedono il passaggio dei lavoratori AraS in Laore. Cgil, Cisl e Uil, invece, ritengono che “la gestione dei servizi erogati al settore zootecnico debba essere affidata e gestita direttamente alla Regione attraverso una propria struttura da creare ad hoc”.