“L’istituzione degli ambiti territoriali di caccia (Atc) provocherebbe milioni di abbattimenti in più rispetto ad oggi e il rischio reale di vedere estinte alcune specie”. E’ la replica del presidente regionale dell’associazione Cpa (Caccia pesca ambiente), Marco Efisio Pisanu, agli ambientalisti di Italia Nostra, Lipu e Wwf che nei giorni scorsi avevano sollecitato la Regione a dotarsi di un piano faunistico e di Atc.

“La Sardegna – spiega – è l’unica regione italiana che fino ad oggi è riuscita ad evitare il dramma degli ambiti territoriali di caccia in quanto il senso di responsabilità dei cacciatori, che si autolimitano a due giorni fisse di caccia (giovedì e domenica), ha portato a rinunciare ai prelievi per tre giorni la settimana”. In caso contrario, “il nostro territorio potrebbe essere battuto complessivamente da oltre 120.000 cacciatori (contro gli attuali 40.000), che nel giro di pochi anni provocherebbero la scomparsa della fauna autoctona”.

Quanto all’idea che “gli Atc vincolino il cacciatore al territorio”, secondo Pisanu “non esiste nulla di più falso: la legge permette infatti ai cacciatori di potersi iscrivere a più ambiti territoriali”.