Sono arrivate le prime risposte della Assl di Nuoro ai sindacati sulla sorte di centinaia di lavoratori del Project Financing, oggi a rischio a causa della decisione dell’Ats Sardegna di sostituire con altri aggiudicatari la società (Polo sanitario della Sardegna centrale, Pssc) che aveva ottenuto la concessione da 27 miliardi di euro per la gestione quasi trentennale dei servizi per gli ospedali del nuorese.

L’azienda sanitaria ha ricevuto le sigle in due incontri separati: le risposte hanno convinto Cisl e Uil ma non la Cgil. E’ stato garantito “il regolare pagamento dei servizi generali attualmente svolti”, mentre per quanto riguarda l’individuazione delle ditte che subentreranno nella gestione, l’Assl ha comunicato “che questo avverrà in forza di legittime aggiudicazioni derivanti da gare d’appalto in corso di validità”.

Infine è stato confermato l’impegno di Assl e Ats “a chiedere alle ditte subentranti l’applicazione della clausola di salvaguardia, per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali attuali”. Contrari a questa impostazione i sindacalisti della Cgil. “L’incontro non è stato esaustivo e convincente – scrivono in una nota Salvatore Pinna, Domenica Muravera e Maddalena Casula – Riteniamo che molte problematiche vadano trattate con i vertici di Ats e della Regione, gli unici preposti a prendere decisioni in merito – spiegano – La posizione riguardo la sostituzione delle aziende del Pssc ci sembra ambigua rispetto alle procedure.

Non ci rassicura nemmeno il fatto che l’Ats dica di voler garantire lo stesso monte ore per l’erogazione dei servizi richiesti, anche perché potrebbero sostituire i contratti part-time con lavoratori a tempo pieno lasciando così a casa tanti lavoratori le cui famiglie, spesso monoreddito, resterebbero senza mezzi di sostentamento”.