L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato martedì 12 giugno 2018 una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni interventi riguardo l’avvio della realizzazione di strutture temporanee di servizio alla balneazione e connessi sottoservizi nella raccolta caletta del Porticciolo, in Comune di Alghero (SS).

In particolare, non per la prima volta, sono stati richiesti accertamenti in ordine al rispetto delle dune e degli ambienti dunali, tutelati dal quadro normativo di salvaguardia costiera (es. art. 2 della legge regionale n. 23/1993).

Coinvolti i Ministeri dell’ambiente e dei beni e attività culturali, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Alghero, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la Guardia costiera, i Carabinieri, informata la Magistratura.

Come noto, l’ordinanza balneare regionale sarda 2018 (determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegna n. 679 del 29 marzo 2018) testualmente dispone: “E’ sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”.

Conseguentemente, la concessione demaniale marittima rilasciata dal Comune di Alghero (determinazione Comune di Alghero – Settore II – Sviluppo del territorio- Servizio Demanio Marittimo n. 1250 dell’11 maggio 2018) per un’area di 614 metri quadri dispone “esplicitamente che la superficie in concessione non dovrà comprendere – in nessun modo – le superfici eventualmente occupate da dune e compendi dunali, compresa la fascia di rispetto distante, di norma, 5 m dal piede del settore dunale (rif. art.21 delle ‘Linee Guida per la predisposizione del Piano di Utilizzo dei Litorali con finalità turistico ricreativa’)’”.

Nonostante ciò, con provvedimento unico SUAP Comune di Alghero (determinazione motivata conclusione conferenza di servizi) n. 41448 del 29 maggio 2018 è stata rilasciata l’autorizzazione “alla realizzazione di installazione di manufatti ad uso servizi da spiaggia a supporto dell’attività di campeggio denominato torre del porticciolo su area demaniale marittima anch’essa richiesta in concessione, compresa la realizzazione di impianti interrati nell’immobile sito in località Porticciolo” con l’unico parere contrario da parte dell’A.R.P.A.S. – Servizio valutazione e analisi ambientale SS-OT del 17 aprile 2018, che evidenzia come “l’area interessata dallo scavo … attraversa il complesso dunale e un tratto di vegetazione”.

Insomma, “la cosa non pare proprio lineare, per usare un eufemismo” afferma il portavoce dell’associazione.

Le spiagge costituiscono parte del demanio marittimo (art. 822 e ss. cod. civ.), la spiaggia del Porticciolo è anche tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993). Rientra, inoltre, nel sito di importanza comunitaria – SIC “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio” (codice ITB010042) ai sensi della direttiva n.92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora e nel parco naturale regionale “Porto Conte”.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica che controlli e conseguenti provvedimenti per la salvaguardia di spiagge e dune diventino positiva consuetudine lungo tutti i litorali, ad Alghero e in ogni località costiera.