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Sono arrivati in Italia dopo la precipitosa fuga dalla loro terra. E non hanno potuto portare con loro i documenti che attestavano i titoli di studio: per la gran parte sono diplomati, ma qualcuno ha già la laurea. Sono stati valutati sedici casi di rifugiati o titolari di protezione umanitaria. E dodici sono risultati idonei: potranno iscriversi all’Università di Cagliari con l’esonero delle tasse. Anche chi è già laureato e intende proseguire gli studi, lo potrà fare.

La procedura di valutazione per l’Epqr (European qualifications passport for refugees) ha previsto la compilazione di un questionario da parte dei candidati seguita da un’intervista da parte di una commissione internazionale con la partecipazione di rappresentanti dell’Università di Cagliari e la supervisione del Consiglio d’Europa. Obiettivo: verificare quanto dichiarato e cercare di accertare proprio il possesso del titolo di studio. I ragazzi che hanno superato la prova provengono da Guinea, Mali, Marocco, Algeria, Camerun, Pakistan, Nigeria, Costa d’Avorio e Senegal.

“Orgogliosi di essere uno dei primi atenei italiani coinvolti in questo progetto pilota – ha detto la Rettrice di Cagliari Maria Del Zompo – è un ‘passaporto’ che permette di dare nuove possibilità a chi arriva in Sardegna. Un modo giusto ed etico di promuovere inclusione”. Si tratta – ha spiegato la pro rettrice Alessandra Carucciu – della prima applicazione in Italia (insieme a Sassari) del progetto già sperimentato in Grecia e Olanda. Per il momento gli studenti stanno approfondendo la loro conoscenza dell’italiano per ampliare la possibilità di scelta dei corsi. Informatica ed economia i campi di maggiore interesse e le facoltà più richieste.