I concessionari delle zone autogestite per l’esercizio della caccia dovranno trasmettere entro marzo 2019, alle Province o Città metropolitana competenti per territorio, le statistiche di tutti gli abbattimenti fatti e i risultati dei censimenti primaverili delle specie della pernice sarda e della lepre sarda. Lo ha deciso la Giunta, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, dopo che la proposta era stata accolta a maggioranza nell’ultima riunione del Comitato faunistico regionale.

“Si tratta di una scelta di prelievo sostenibile nella cornice dettata da Ispra che consentirà di avere una fotografia chiara delle due specie sarde – ha spiegato l’assessora Spano -. Nella scorsa stagione venatoria la caccia alla lepre e alla pernice era stata sospesa, a seguito di un ricorso al Tar, oltre che per la stagione siccitosa anche per l’assenza di dati su queste specie, che invece nelle altre regioni sono raccolti e trasmessi dagli Ambiti territoriali di caccia”.

Entro maggio 2019 le Province o la Città metropolitana competenti per territorio dovranno predisporre piani di prelievo commisurati alle dinamiche della popolazione sulla base dei risultati del monitoraggio standardizzato e delle statistiche degli abbattimenti. In mancanza dei monitoraggi e delle statistiche degli abbattimenti richiesti le zone in concessione autogestita inadempienti non potranno praticare la caccia alla lepre sarda e pernice sarda e non sarà concesso il rinnovo della concessione all’attività venatoria.