cagliari-comitato-rumore-no-grazie-citta-drammaticamente-inquinata-nove-quartieri-criticita-acustica

“E’ bastato attendere il tramonto del sole per avere conferma dell’inefficacia e dell’inutilità dell’ordinanza del Sindaco di Cagliari, che dovrebbe porre rimedio all’inarrestabile inquinamento acustico che affligge la città e di cui da anni il Sindaco è il principale responsabile” – Lo afferma il portavoce del Comitato Rumore No Grazie.

“Testata nelle notti di venerdì e sabato, l’ordinanza, come era facile prevedere, ha dimostrato sul campo, Marina e Stampace, tutta la sua inutilità e fallacia. Fumo negli occhi ma solo per chi della materia non ha neppure una pallida conoscenza. Il livello di rumore accertato in immissione (oltre 60 decibel) è risultato di gran lunga superiore a quello massimo ammesso (50 decibel) – e contunua – superiore, quindi, di ben 12 volte: in perfetta sintonia con tutti i rilevamenti eseguiti negli anni nei due quartieri. D’altronde l’ordinanza quali elementi di novità contiene rispetto a quelle assunte negli scorsi anni? Nessuna. I limiti alla diffusione musicale? Ma questi erano già presenti, inutilmente presenti, anche nelle precedenti ordinanze. Inutilmente presenti per la semplice ragione che i livelli di rumore massimi consentiti sono già tutti indicati, per ogni quartiere e strada della città, nel Piano Acustico Comunale, qualunque la natura della sorgente sonora senza distinzione (vociare delle persone, musica, traffico, animali)”.

“Nuove regole contro l’inquinamento acustico? Neanche per sogno: è tutto logoro e vecchio, basti leggere i precedenti provvedimenti. I problemi dell’inquinamento ambientale nascono perché il Piano Acustico Comunale, volutamente e scientemente, viene ignorato e non applicato. La soluzione all’inquinamento ambientale è una sola: l’applicazione del Piano – prosegue – la presentazione dell’ordinanza in conferenza stampa ha dimostrato ancora una volta la considerazione che il Sindaco e la sua Giunta hanno dei residenti. In quella sede è stato dichiarato che il provvedimento è stato concordato con le associazioni dei commercianti che nell’occasione sedevano a fianco del Sindaco e si sono pronunciate in quattro sul merito. I residenti, che sono il pilastro della lotta all’inquinamento ambientale in città, non solo non sono mai stati consultati ma agli stessi è stata persino negata la possibilità di esprimere di fronte alla stampa una loro valutazione sull’ordinanza. Rei forse di non presentarsi, per dignità, con il capello in mano”.

“Le vittime non vivono solo nei quartieri di Stampace e Marina, il Piano Acustico Comunale ha messo in luce che altri sette quartieri si trovano in criticità acustica: Is Mirrionis, Sant’Avendrace, Santa Gilla, CEP, Quartiere Europeo, Genneruxi, Bonaria, Pirri. Quartieri per i quali si rendono obbligatori i Piani di Risanamento Acustico ma tutto tace sebbene siano scaduti da mesi i termini di legge entro i quali andavano approvati – e conclude – siamo consapevoli che altre sofferenze attendono i residenti, a partire dai più esposti (bambini, malati, anziani, lavoratori, donne in maternità), residenti che già in tanti hanno contratto malattie che li accompagneranno per tutta la vita. Un motivo in più per proseguire nell’impegno e nella lotta in tutte le sedi, nella convinzione che alla fine di un percorso faticoso e duro, prevarranno la forza della ragione e del diritto e i valori della democrazia. La civile convivenza può implementarsi solo nella legalità, che è tutto e solo tutto quello che chiedono i residenti. Null’altro. Legalità oggi gravemente violata”.