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Stadio Is Arenas addio. Il Cagliari per il prossimo campionato punta solo sul Sant'Elia. La
decisione di non andare più avanti con l'impianto di Quartu è stata comunicata dal presidente Massimo Cellino al presidente della Regione Ugo Cappellacci e ai rappresentanti della Lega, il direttore generale Marco Brunelli e l'ex prefetto di Roma Achille Serra durante un incontro sullo stadio che si è concluso pochi minuti fa a villa Devoto, a Cagliari.

Il Cagliari, secondo quanto emerso questa sera, avrebbe già messo a conoscenza il Comune di Quartu della sua scelta. Convocata invece per sabato prossimo un'altra riunione, sempre a Villa Devoto: sono stati invitati, oltre Cagliari e Lega, anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il questore Massimo Bontempi e il prefetto Alessio Giuffrida. Sarà una riunione operativa per un piano che possa portare al più presto alla riapertura del Sant'Elia.

   La riunione convocata a Villa Devoto è cominciata alle 18,35 e si è conclusa intorno alle 19,45. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino non ha voluto rilasciare dichiarazioni: ha inforcato gli occhiali da sole e si è limitato a dire, riferendosi al governatore Ugo Cappellacci: "Parla il presidente". E Cappellacci ha subito illustrato il nuovo scenario: "Prendo atto – ha detto – della decisione comunicata dal Cagliari. E' mio dovere è quello di comprendere se ci sono delle ipotesi alternative. Importante anche, come ha comunicato la Lega, che non esiste un termine perentorio per trovare una soluzione casalinga: quando la soluzione arriva si può effettuare il trasferimento. Nel prossimo incontro riuniremo al tavolo tutte le istituzioni per capire attraverso quali percorsi sia possibile trovare una soluzione su Cagliari per restituire la squadra prima di tutto alla Sardegna e poi alla città. Soprattutto è importante mettere a punto un'ipotesi operativa concreta e una tempistica certa, vicina all'inizio del campionato".

   Il ruolo della Regione? "La Regione è già intervenuta con una delibera del 2009 – ha detto Cappellacci –  che sanciva la validità della convenzione in essere e dava un ventaglio di soluzioni per il futuro dello stadio. La Regione è proprietaria dell'area e abbiamo anche noi un interesse a trovare una soluzione perché lo stadio continui a essere tale. Se l'impianto dovesse venir meno ci sarebbe da mettere in discussione tutta la stessa funzione dell'area finalizzata all'esistenza di uno stadio".

Ottimisti anche i funzionari della Lega calcio. "Per giocare al Sant'Elia l'unica condizione è l'agibilita dello stadio: la capienza è l'ultimissimo dei problemi". Lo ha detto Marco Brunelli, direttore generale della Lega calcio, al termine dell'incontro di questo pomeriggio con Regione Sardegna e Cagliari calcio.

   "Sul numero di spettatori – ha precisato Brunelli – abbiamo rilasciato deroghe a Is Arenas, ma anche a Siena e allo stadio di Udine. Abbiamo ribadito anche che è possibile effettuare il cambio dello stadio indicato dalla società al momento dell'iscrizione. Impossibile invece andare avanti partita per partita come era successo la scorsa stagione per Is Arenas".

   Brunelli e l'ex prefetto di Roma Achille Serra parteciperanno alla riunione convocata per sabato mattina a Villa Devoto. "Da quello che ho potuto sentire – ha detto il dg della Lega – c'è un piano di lavoro preciso per il Sant'Elia, non ipotesi fantasiose. Ma il prossimo incontro sarà importante per approfondire questi argomenti". Soddisfatto anche Serra: "Siamo più ottimisti di prima – ha detto subito dopo l'incontro – stiamo lavorando per trovare una soluzione"