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Dopo la Keller, a rischio anche i lavoratori della Sarmed, sempre a Villacidro. Nei giorni scorsi l'amministratore delegato Luciano Fecondini ha comunicato l'intenzione di chiudere lo stabilimento entro l'anno e trasferire il personale nell'unità produttiva di Iglesias per ridurre i costi di gestione.

I lavoratori dello stabilimento si sono riuniti in assemblea, insieme ai segretari territoriali di Filctem Ccgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Emanuele Madeddu, Marco Nappi, Salvatore Sini, che hanno inviato una richiesta d'incontro urgente alle istituzioni per affrontare la situazione. Intanto i lavoratori avviano la mobilitazione.

Da quanto hanno appreso i sindacati, considerata la ristrettezza degli spazi a disposizione, la linea produttiva dello stampaggio, attualmente a Villacidro, verrà trasferita in Tunisia, mentre non verranno confermati i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato. La società ha inoltre evidenziato che per acquisire il terreno adiacente allo stabilimento di Iglesias, utile per l'ampliamento dello stesso, ci sono voluti 21 mesi vanificando i progetti iniziali previsti.

"La chiusura dello stabilimento di Villacidro e, soprattutto, il mancato rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato, e il trasferimento del settore stampaggio in Tunisia, costituiscono un precedente tutt'altro che irrilevante – spiegano i sindacati – Per questo motivo l'assemblea dei lavoratori, esprimendo forte preoccupazione lancia un appello ai rappresentanti delle istituzioni affinché si possa andare incontro a una soluzione in grado di evitare questo provvedimento".