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Dare impulso e slancio ad una nuova classe di giovani imprenditori sardi, innovativi e coraggiosi, capaci di trasformare l'insularità da svantaggio a opportunità.

E' l'idea alla base di "Diventare imprenditori per vocazione", il corso di Formazione all'imprenditorialità organizzato da Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti e presentata stamattina dal presidente di Ucid Cagliari, Enrico Orrù, dal coordinatore del master Nicola Calace Salvemini, e dall'Arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio.

Entro giugno, attraverso la somministrazione di un questionario e di un test psicoattitudinale scientificamente validato, sarà selezionato un gruppo di 10-15 giovani tra i 20 e i 35 anni di età.

A loro beneficio Ucid metterà a disposizione un incubatore (nei locali della Curia) per le nuove imprese che nasceranno dopo il corso, preservandole dai rischi tipici delle start up. Il corso è gratuito, si terrà tra settembre e novembre e si articolerà in quattro giornate di 7/8 ore ciascuna, preferibilmente di sabato. La prima sarà dedicata all'aspetto "umano" ed etico del fare impresa, la seconda ai business game (simulatori d'impresa che mettono a disposizione dei partecipanti un "cruscotto" con tutte le leve di cui dispone il manager), la terza al Canvas (strumento per valutare la validità del modello di business) e al Business Plan, la quarta al Bilancio.

L'Arcivescovo di Cagliari ha definito l'iniziativa "virtuosa, la faremo conoscere nel corso della settimana sociale in programma a ottobre". Orrù ha spiegato che "si tratta del primo progetto del genere da quando un anno e mezzo fa Ucid è approdata a Cagliari: puntiamo a stimolare l'energia dei giovani selezionati per aiutarli a trasformare le loro idee in nuove iniziative imprenditoriali. Per questo ci rivolgiamo a chi ci crede davvero: Ucid Cagliari è una realtà nuova, con poche risorse che vorremmo dedicare a chi le merita". Obiettivo del corso, secondo Calace Salvemini, "è scovare quei giovani che oggi pensano di non avere un futuro e farli cresce, innescando un circolo virtuoso e dimostrare che la Sardegna non è terra arida ma, al contrario, laboratorio di idee".