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Sono molto provati dal lungo viaggio i 900 migranti arrivati questa mattina a Cagliari a bordo della nave norvegese Siem Pilot.

Sono prevalentemente del Bangladesh ma tra di loro ci sono anche eritrei, marocchini, nigeriani e senegalesi. Al momento non si hanno particolari dettagli sulla salma sbarcata dalla nave. Si tratterebbe di un giovane di circa venti anni, morto per annegamento.

Il cadavere è stato trasferito al Policlinico universitario di Monserrato per un'eventuale autopsia. Ai migranti è stato distribuito dalla Caritas un kit d'accoglienza con vestiti e indumenti. "Cerchiamo di rendere loro l'arrivo più confortevole – ha detto don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari – lavoriamo per accoglierli al meglio. Molti sono sofferenti". Dello stesso avviso l'assessore regionale Filippo Spanu.

"E' uno sbarco particolarmente delicato – ha evidenziato – tanti migranti non stanno bene a causa del lungo viaggio. Ci sono tante donne e bambini. La Sardegna continua a fare la sua parte per l'accoglienza. Bisogna incrementare gli Sprar, al momento ci sono solo 66 Comuni". La Regione è anche impegnata sul progetto della struttura amovibile in porto per la prima accoglienza. "In estate inoltrata si potranno vedere i primi risultati del lavoro affinché la struttura venga realizzata", ha precisato l'assessore. Per individuare le varie strutture di accoglienza si sono registrati particolari problemi.

"Siamo riusciti a trovare i posti – ha detto la vice prefetta Carolina Bellantoni – lo sbarco prosegue al momento senza problemi. Dopo questo sbarco se non ci fosse il turnover andremmo in sofferenza. Faremo di tutto anche nel caso in cui dovessero arrivarne ancora. Stiamo cercando di convincere i Comuni ad aprire gli Sprar. Sappiamo dall'Anci che in questo mese sono arrivate decine di domande di apertura".