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La sanità di Cagliari nell'occhio del ciclone: Pd e Fdi lanciano un grido d'allarme all'indirizzo dell'assessore regionale Luigi Arru. In particole i consiglieri regionali del Partito Democratico, Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino, paventano una possibile chiusura temporanea del reparto di radiodiagnostica dell'Ospedale Oncocologico "Businco" di Cagliari.

Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d'Italia-An boccia, invece l'ipotesi di creare una nuova struttura cittadina: "Cagliari ha già il suo ospedale cittadino, il Santissima Trinità di Is Mirrionis, potenziamo quello non perdiamo tempo e soldi pensando a un ipotetico nuovo ospedale". Secondo Forma e Cozzolino, la chiusura sarebbe determinata" da importanti lavori di ristrutturazione e messa a norma di cui certamente il reparto necessita ma che se non organizzati al meglio rischiano di creare importanti disagi al funzionamento dell'Ospedale, minandone l'efficienza e mettendo a rischio l'efficacia delle prestazioni.

Non sarebbe infatti auspicabile – osservano – dirottare l'attività radiologica all'esterno, anche se a breve distanza come nel caso si facesse riferimento all'Ospedale Microcitemico o all'Ospedale Brotzu, perchè l'attività dell'Ospedale Oncologico richiede risposte rapide prima e durante un intervento chirurgico che possono essere date solamente da un servizio di radiologia convenzionale interno".

Secondo Truzzu, invece, l'ipotesi del nuovo ospedale "è campata in aria, senza logica né dal punto di vista dell'utilità per i cittadini, né riguardo alla sostenibilità dei costi per le casse pubbliche. Arru dovrebbe abbandonare i proclami a effetto e pensare alle reali priorità per la sanità cittadina e sarda, prime fra tutte il trasferimento del Pronto soccorso dal San Giovanni di Dio al policlinico di Monserrato e il potenziamento del blocco operatorio del Santissima Trinità".