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"L'impegno al confronto e al dialogo sociale, da sancire in concreto anche partendo dal sostegno al percorso parlamentare del disegno di legge sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro": è il primo dei cinque punti affrontati dal segretario generale della Cgil Michele Carrus nell'incontro all'aeroporto con il ministro Orlando che, nella tappa sarda in vista delle primarie del Pd, ha chiesto di confrontarsi con Cgil, Cisl e Uil. 
 
Oltre alla necessità di superare il Jobs Act  per arrivare a una riforma complessiva dei diritti e delle regole del mercato del lavoro, della rappresentanza, della contrattazione e partecipazione, il segretario Cgil ha evidenziato l’inadeguatezza delle attuali politiche per il lavoro: “Da una parte – ha detto – occorre avviare politiche attive che disegnino percorsi innovativi e siano accompagnate da progetti di sviluppo territoriali e settoriali, dall’altra ridefinire gli strumenti difensivi, perché la Sardegna soffre ancora per il disagio vissuto da migliaia di lavoratori ai quali sono stati falcidiati gli ammortizzatori”.
 
Il segretario si è poi soffermato sulle questioni industriali e, in particolare, sulla necessità di sollecitare Eni sui diversi fronti aperti: chimica verde (verticalizzazione produzioni e completamento progetto), bonifiche, riconversioni, filiera del pet sull'asse Sarroch-Ottana. Carrus ha poi rilanciato l'urgenza di dar corpo ai progetti legati al Distretto aerospaziale della Sardegna – ridefinendo il ruolo delle servitù militari e favorendo un impegno attivo di Leonardo Finmeccanica – e ha ricordato le potenzialità inespresse del settore nautico, per il quale auspica più attenzione alla Sardegna da parte di Fincantieri.  
 
Fra le priorità, per la Cgil, c’è il tema dell’insularità, alla quale va riservata un’attenzione particolare: “Nella realizzazione di pari opportunità di sviluppo del Paese – ha detto – non si può non tener conto della nostra condizione di svantaggio, non è accettabile continuare a imporre  decisioni calate dall’alto che mortificano le specificità del nostro territorio”. Il segretario ha chiesto inoltre un  impegno sulle risorse del Patto per la Sardegna, che devono essere aggiuntive e portare al più presto a compimento le infrastrutture previste, a partire dalla metanizzazione.   
Quinto punto sul quale si è soffermato, l’urgente necessità di avviare una nuova stagione dei rapporti Stato-Regione per ridefinire molteplici questioni aperte: presenza ed efficienza dei presidi pubblici, investimenti su diritto allo studio, ricerca e università penalizzate dalla ripartizione dei fondi nazionali, restituzione delle quote di risorse nazionali per sostenere il sistema sanitario regionale. Infine, Carrus ha chiesto la revisione del patto fiscale con lo Stato, con l’obiettivo di  alleggerire il peso delle riserve erariali e degli accantonamenti e liberare risorse utili al sistema delle autonomie locali sempre più in difficoltà sul fronte dei servizi di welfare locale e della stessa tenuta sociale.