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“La commissione europea boccia su tutta la linea la proposta di continuità territoriale avanzata dalla regione sarda. Le comunicazioni riservate tra Ue e rappresentanza italiana hanno il garbo istituzionale ma la durezza di un macigno. Mancano tanti e tali elementi che la pubblicazione nella gazzetta europea non può essere fatta, dichiara Bruxelles. E aggiunge in apertura della comunicazione del responsabile della direzione generale: “manca l’allegato tecnico che precisa gli obblighi imposti. Senza tale documento, non possiamo cogliere che l'Italia abbia adempiuto l'obbligo di comunicare alla commissione la disposizione prevista dall'articolo 16.4 del regolamento n. 1008/2008”.
 
 
Aggiunge la commissione: le forme per notificare la proposta che le autorità hanno fornito devono essere completate in particolare per quanto riguarda la giustificazione del carattere vitale della proposta avanzata.
 
L’europa contesta alla regione l’assenza di elementi essenziali: bocciati sulla sostanza e sulla forma. Per gli uffici comunitari, poi devono essere spiegate le ragioni per escludere gli aeroporti alternativi Roma Ciampino e a Milano Malpensa e Bergamo da utilizzare per gli scopi della continuità territoriale. Come dire li avete esclusi per escludere Ryanair. Non sono nemmeno riusciti a spiegare i motivi della continuità. Scrive la commissione: sono necessarie spiegazioni per l'affermazione secondo cui la soluzione di viaggio alternativa non è sufficiente a soddisfare la domanda di trasporto in caso di quattro percorsi per i quali esistono servizi aerei concorrenti. Anche qui le perplessità si concentrano sulla potenziale esclusione di Ryanair o altri vettori simili dalle rotte della continuità territoriale. A questo si aggiunge il punto cruciale delle osservazioni comunitarie: un'offerta di esclusività e l’aggiunta di compensazione di un vettore, con somme rilevanti. Si ntesi della posizione. Ad alitalia date esclusività sulle rotte e poi la riempite di soldi, più di 50 milioni di euro. Dovete spiegare, dice Bruxelles, le ragioni di questa contraddizione totale.
 
Infine gli uffici di Bruxelles chiedono le ragioni delle modifiche rispetto al 2013 su frequenze, capacità, obblighi contrattuali aggiunti, dal logo al consumo di prodotti sardi),compensazioni aumentate o diminuite, campo di applicazione della tariffa preferenziale massima. 
Una vera e propria mazzata anche sui tempi. Che sono saltati. Glielo ricorda la stessa commissione: in conformità all'articolo 17 del regolamento 1008/2008 la pubblicazione di una nuova gara richiede sei mesi prima dell'inizio del nuovo periodo di contratto. Ad oggi tutto questo non solo non è avvenuto e dunque la continuità territoriale rischia di fermarsi il 27 ottobre proprio per i pasticci della regione. Siamo dinanzi ad una vera e propria batosta per le politiche regionali che confermano l’inadeguatezza di una gestione che ha devastato la continuità territoriale e i trasporti in Sardegna. E questo è l’ennesimo fallimento. La regione aveva parlato di confronto fisiologico. In realtà la commissione europea è andata ben oltre il fisiologico confronto e ha di fatto bloccato l’ennesimo pasticcio di una regione di incapaci”. 
Lo ha appena dichiarato il deputato di Unidos Mauro Pili divulgando la comunicazione europea sulla bocciatura della proposta di continuità territoriale.