sassari-manca-m5s-and-quot-la-sanit-and-agrave-and-egrave-allo-sfascio-pi-and-ugrave-totale-si-sta-negando-un-diritto-and-quot
“La salute prima di tutto, diceva qualcuno. Ma con una sanità allo sfascio più totale come quella sassarese la salute non è più un diritto, è solo e soltanto una speranza”. La paventata chiusura del laboratorio analisi di via Tempio è oggetto dell’interrogazione rivolta al sindaco di Sassari Nicola Sanna da Desierè Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle. “Il primo cittadino non muove un dito per tutelare la salute dei suoi concittadini – afferma Manca – ogni giorno assistiamo inermi alla scomparsa di importanti strutture, e ci auguriamo vivamente non sia così per il laboratorio di via Tempio, che sino a due anni fa hanno dato lustro alla sanità sassarese. Tutto questo è inconcepibile”.
 
La chiusura del Laboratorio Generale di Base (ex Inam) sarebbe prevista dalla riforma sanitaria proposta dalla Regione Sardegna. La struttura di via Tempio effettua analisi per circa 2300 utenti alla settimana per un ammontare complessivo annuo di circa 900mila esami effettuati. In via Tempio vengono inoltre eseguite 100 PT-INR – terapie anticoagulazione orale – al giorno, terapie salvavita che non possono assolutamente essere interrotte dal fluire della volontà politica. Sempre in via Tempio vengono consegnati i campioni provenienti dai reparti di Radioprotezione, Medicina del Lavoro, Spresal, Carcere di Bancali, Centri Dialisi Porto Torres e San Camillo, Ospedale Conti, Serd via Zanfarino e San Camillo, assistenza domiciliare integrata, Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Ancora, al laboratorio afferiscono i campioni prelevati in ben 22 centri della provincia sassarese, da Ploaghe a Laerru, a Codrongianos, Erula, Perfugas, Nulvi, Viddalba e Porto Torres, giusto per citarne alcuni. 
 
"Impossibile pensare a soluzioni che coinvolgano i laboratori analisi di Ozieri e Alghero: le tempistiche non consentirebbero la corretta conservazione dei campioni (vedi terapia anticoagulante) e non garantirebbero l’emissione di risposte immediate a pazienti che ne necessitano – chiude la portavoce del Movimento Cinque Stelle – chiedo a lui, primo fra i cittadini, quali azioni intende promuovere per evitare quello che rappresenterebbe l’ennesimo gravissimo scippo ad una città e ad un territorio che non meritano di essere trattati in questo modo, mettendo a repentaglio la salute della popolazione”.