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Cosa è la pensione? (parte prima)
Per avere una risposta leggiamo su wikipedia:
La pensione è una obbligazione che consiste in una rendita vitalizia o temporanea corrisposta ad una persona fisica in base ad un rapporto giuridico con l'ente o la società che è obbligata a corrisponderla per la tutela del rischio di longevità o di altri rischi (invalidità, inabilità, superstiti, indiretta).
ed una definizione del tutto analoga è data dall’enciclopedia Treccani:
Rendita permanente o temporanea che lo stato o gli istituti di previdenza corrispondono ai lavoratori del settore pubblico o privato, oppure ai loro familiari o ad altri aventi diritto, in relazione a un pregresso periodo di servizio o di attività lavorativa, per lo più in occasione del collocamento a riposo per raggiunti limiti di età, o anche a seguito di eventi che abbiano determinato la morte o uno stato di grave menomazione fisica o psichica
 
Una risposta ben diversa è data dalla nostra Carta Costituzionale il cui articolo 38 recita:
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. 
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. 
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educa – zione e all’avviamento professionale. 
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. 
L’assistenza privata è libera. 
 
Le definizioni fornite dalla Treccani o su  wikipedia sono in linea con ciò che sentiamo in TV o leggiamo nei giornali. La nostra Costituzione, invece, non parla di rendita ma di mezzi necessari per vivere. Secondo le definizioni Treccani o wikipedia è evidente che nell’eventualità della “mancanza i soldi” si fa concreta la possibilità di non garantire la pensione a tutti. In quest’ottica le  dolorose riforme diventano “necessarie” per rendere il sistema pensionistico sostenibile. 
 
Perché, dunque, i nostri padri costituenti sarebbero stati così sprovveduti da non pensare al fatto che i soldi possono finire? Per quale motivo non hanno previsto e codificato nella Costituzione l’ipotesi di essere nella condizione di non poter garantire a tutti le pensioni e più in generale l’assistenza?
La risposta è banale, semplice, ma tecnicamente difficile da capire. I padri costituenti hanno pensato all’interesse di tutti mentre il sistema pensionistico, strutturato sulla base dei principi dell’austerità, è fatto sulla base del solo interesse dei fondi pensioni e delle assicurazioni.  
I motivi tecnici per cui si può garantire pensioni e assistenza per tutti li spiegherò nel prossimo articolo.