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Si è concluso nei giorni scorsi all'Istituto professionale "Azuni" di Cagliari il ciclo di interventi destinato alle scuole Superiori promosso dalla Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids di Cagliari. "EducAids", questo il nome del progetto, ha coinvolto 1270 studenti in 11 autonomie scolastiche di Cagliari. Nell'arco di 17 incontri gli operatori della Lila hanno operato attraverso moduli di approfondimento e analisi delle conoscenze seguiti da sessioni plenarie negli istituti coinvolti.

Ogni sessione ha visto momenti informativi su Hiv/Aids e altre Mts, sugli aspetti storico/scientifici, sulla comunicazione sociale e sulla prevenzione, anche attraverso la distribuzione di materiale informativo e di profilattici. Ogni intervento si è concluso con un question-time, importante momento di confronto nel quale i ragazzi hanno potuto rivolgere delle domande (anche scritte e in forma anonima) agli operatori ottenendo risposte in tempo reale sugli argomenti trattati. "Il progetto è completamente autofinanziato e nasce dalla consapevolezza che a Cagliari non c'è nessuna sensibilità istituzionale nei confronti dell'Hiv e delle altre malattie sessualmente trasmissibili – ha dichiarato Brunella Mocci, presidente di Lila Cagliari – intanto l'infezione da Hiv e altre mts, come l'epatite A negli ultimi mesi, continuano a diffondersi anche tra i giovanissimi proprio perché non se ne parla.

Questo progetto è nato per entrare in contatto con gli adolescenti, e per avere un quadro reale delle loro conoscenze sulle infezioni, sulla percezione del rischio, sul rapporto con la sessualità e la prevenzione. Dati reali su cui lavorare con i nostri interventi mirati di informazione e prevenzione. Stupisce ancora che l'allarme lanciato nei mesi scorsi dal Centro Mts del San Giovanni di Dio sulla sifilide sia caduto nel vuoto senza produrre alcun cambiamento istituzionale al riguardo".