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"Sono certissimo che una soluzione si troverà, ma se non ci saranno atti ufficiali riprenderemo lo sciopero della fame totale e andremo anche davanti al ministero dell'Economia, in presidio giorno e notte, in tenda. Non abbiamo nulla da perdere".

 

Salvatore Usala, cagliaritano, malato di Sla dal 2004, è il deciso leader della protesta che chiede vengano riattivati i fondi per l'assistenza delle persone gravemente non autosufficienti. Pochi giorni fa in una lettera-denuncia aveva scritto di "vergognarsi di essere italiano". "I ministri Balduzzi e Fornero hanno preso un impegno, non abbiamo timori, nemmeno il ministro Grilli potrà impedire il giusto finanziamento", dice Usala.

 

Sono necessari almeno 600 milioni per dare un contributo medio di 20.000 a malato ed almeno 30.000 per i malati gravissimi” aggiunge Usala. “Penso che in settimana avremo certezze. Comunque se entro il 20 novembre non ci saranno atti ufficiali – ribadisce – 100 malati gravissimi riprenderanno lo sciopero della fame totale. Ma non basta. Andremo davanti al ministero dell'Economia, in presidio giorno e notte, in tenda, non abbiamo nulla da perdere. Un compagno di malattia è arrivato al limite, dovrebbe fare la tracheostomia per vivere. Si lascerà morire per non pesare sulla moglie".