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Spazi pubblici low cost per le associazioni culturali. Il Search (il sottopiano del palazzo comunale di via Roma) e il Piccolo Auditorium, che diventerà la “Casa condivisa delle arti sceniche e culturali”, saranno dati a costi bassissimi alle associazioni in cerca di spazi per le attività culturali. Sono le nuove strategie di primozione della Cultura, articolate nel nuovo Regolamento per l‘erogazione dei contributi. Appena approvato dal Consiglio comunale e redatto dopo le audizioni di tutte le associazioni del settore (“regole certe e trasparenti, adottate dopo aver dialogato con le associazioni”). La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, l’assessore di riferimento Enrica Puggioni e il sindaco Massimo Zedda.

Il Search sarà assegnato dietro la possibilità di concessione gratuita o dietro il pagamento delle sole spese vive per eventi seminari, laboratori, mostre e produzioni. Il pagamento stabilito in 100 euro a giornata più 60 euro per la mezza giornata. I fruitori si faranno carico della pulizia dei locali, la custodia e accoglienza per la durata dell’utilizzo.

Destino analogo (ma solo dal 1 gennaio 2013) per il Piccolo Auditorium, affidato in gestione diretta dal Comune. Sarà aperto alle associazioni che intendono svolgere progetti di ricerca, produzione e distribuzione. E saranno rappresentati tutti i generi  artistici, in prevalenza quelli legati alla danza. I costi: 100 euro per mezza giornata, 150 una giornata intera e si riduce del 20 % a partire dal terzo giorno di utilizzo.

“La scelta”, ha spiegato l’assessore Puggioni, “è caduta sull’Auditorium perché ci è stata richiesta da tante associazioni e perché si trova nel pieno centro della città in un rione dove il tema dell’arte è particolarmente sentito. Quella della gratuità degli spazi pubblici è una nuova forma di contribuzione: niente denaro, si potrebbe dire in natura”.

“Piuttosto che dare in affidamenti beni costosissimi da gestire per le associazioni”, ha spiegato il primo cittadino Massimo Zedda, “abbiamo scelto di prendere questa strada per venire incontro alle associazioni. I fondi sono gli stessi del 2011mi chiedo quale comune ha fatto altrettanto”. Zedda ha respinto le accuse di chi gli imputa di non avere una visione complessiva della Cultura in città e, dicendosi contrario alle logiche da Minculpop, ha rimarcato la distanza dalle politiche culturali di Floris e dell’ex assessore Pellegrini.

La Puggioni ha ricordato l’idea dell’amministrazione di promuovere un’idea di sviluppo che fa della Cultura il motore della riqualificazione urbana. “La Cultura non è solo erogazione di contributi”, ha spiegato Francesca Ghirra, presidente della commissione competente, “ma anche valorizzazione dei beni e dei siti archeologici. Aver mantenuto invariato lo stanziamento per le associazione nonostante i tagli, comporta, in proporzione, un aumento della spesa”.