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Sulla vertenza Coca Cola la Regione e le rappresentanze sindacali hanno assunto una posizione unitaria, sottoscritta in un verbale, nel quale si chiede che la trattativa sulla riorganizzazione aziendale in corso tra Coca Cola HBC e le segreterie sindacali nazionali venga sospesa, in attesa che si chiarisca la posizione del sito produttivo sardo in un tavolo regionale.

E' quanto emerso dal confronto tra Regione e sindacati svoltosi, stamane, nella sede dell'assessorato dell'industria per fare il punto della situazione venutasi a creare a seguito della decisione di procedere alla dismissione dello stabilimento di Elmas, e alla conseguente messa in mobilità di 16 dipendenti del settore produttivo e commerciale. La chiusura dello stabilimento di Elmas non è giustificata dalla crisi economica, ma da una strategia di ristrutturazione che porterà non solo alla chiusura del sito produttivo di Elmas, ma avrà ripercussioni anche sull'economia dell'indotto. "Ci opponiamo alla scelta unilaterale della multinazionale di licenziare i lavoratori, siamo impegnati ad aprire un dialogo con i suoi vertici per salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali" – hanno affermato gli assessori regionali dell'Industria e del Lavoro, Alessandra Zedda e Antonello Liori a margine dell'incontro.

In mattinata anche un vertice a Villa Devoto tra il presidente della Regione Ugo Cappellacci  e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. “Un incontro positivo e costruttivo, che serve a riprendere il filo del dialogo per aggredire le emergenze più importanti della nostra isola, prima tra tutte quella occupazionale, e confrontarsi altresì sulle politiche per la crescita e lo sviluppo". Ha dichiarato Cappellacci al termine del vertice. Al centro del confronto, che segue le recenti mobilitazioni sindacali nell'isola, i temi in discussione sul livello regionale, come il piano straordinario del lavoro e le politiche attive per l'occupazione. In primo piano anche le questioni aperte sul piano decisionale nazionale e comunitario. "Lavoreremo con un contatto più stretto sulla questione insularità – ha sottolineato il presidente-, con un maggiore coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nelle iniziative intraprese sul fronte europeo". Particolare attenzione é stata dedicata altresì alle problematiche relative al patto di stabilità e alla cassintegrazione. "Su quelli che possono essere individuati come obiettivi comuni – ha concluso il presidente – confidiamo di porre in essere anche quelle iniziative che possono trarre maggior forza e maggiore efficacia proprio dal livello di coesione e condivisione che saremo in grado di raggiungere".