saras-legambiente-and-ldquo-ecco-come-ridurre-l-and-rsquo-impatto-ambientale-della-raffineria-and-rdquo

“L’incidenza delle malattie cardiovascolari registrate tra la popolazione di Sarroch sonno collegate all’impatto sonoro e visivo delle ciminiere”.

Questo l’allarme di Legambiente che cita lo studio epidemiologico condotto dello studioso Biggeri, dell’Università di Firenze, nell’ambito del progetto: Sarroch Ambiente e Salute

“A tale proposito – continua l’associazione ambientalista – ci preme osservare che l’inquinamento acustico è una questione ormai costante da circa vent’anni e a più riprese nel tempo sono stati assunti impegni da parte di Saras per la sua riduzione”. Legambiente ha le sue proposte per ridurre l’impatto ambientale della raffineria di Sarroch.

Realizzazione di una barriera acustica. Una parte dell’abitato di Sarroch si è sviluppata su terreni abbastanza vicini al perimetro dell’impianto industrialeData la vicinanza, questa parte dell’abitato è spesso interessata da un livello di rumorosità elevato. Per prevenire questo effetto negativo, in uno studio di impatto già condotto, era stata prevista la realizzazione di una robusta barriera verde che sarebbe stata capace di apportare una notevole riduzione della pressione sonora che agisce sul centro abitato”, spiega Legambiente. “Il progetto è stato avviato, ma non sembra che l’entità dell’intervento sia tale da procurare un drastico miglioramento della situazione nei periodi di funzionamento critico degli impianti. Ci pare quindi che sia necessario realizzare un intervento più incisivo”, propongono gli ambientalisti.

Riduzione emissioni in atmosfera. “I dati registrati dal sistema di monitoraggio mostrano un’esposizione costante della popolazione alle emissioni di Pm10, di sicura provenienza dal polo industriale, che, anche quando non superano i limiti imposti dalla legge, sono comunque sempre prossimi ad essi”, denuncia Legambiente. 
Pertanto gli ambientalisti chiedono alle industrie presenti nel sito di Sarroch, ed in particolare alla Saras, “di intraprendere idonei provvedimenti per la riduzione di tali agenti inquinanti, anche in considerazione del fatto che, come suggerisce certa bibliografia medica, potrebbe esistere una correlazione tra il numero di casi associati a malattie cardiovascolari (ipertensione) segnalati tra la popolazione e l’esposizione all’inquinamento da polveri sottili”

Conclusioni. Legambiente chiede un confronto, in tempi brevi, con la Saras per concorrere alla definizione delle misure idonee da adottare. “Chiediamo che sia avviata con urgenza una azione coordinata in maniera tale che congiuntamente sia rafforzata la barriera acustica e siano adottate tutte le misure possibili perché i superamenti dei valori di soglia dell’inquinamento atmosferico siano ridotti a zero”, spiega attraverso il suo presidente regionale, Vincenzo Tiana. “Inoltre è necessario che i valori registrati si mantengano comunque sempre ben al di sotto dei valori di soglia, in maniera tale che anche la media annuale costantemente si riduca”.