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Hanno bruciato le loro schede elettorali davanti al palazzo della Regione di viale Trento a Cagliari.

È questa la nuova clamorosa protesta  dei Centri servizi per il lavoro (Csl e Cesil) della Sardegna, senza contratto da gennaio e che da un mese sono in presidio permanente davanti alla Regione.

Ieri i dipendenti avevano dato vita a un'altra azione con l'occupazione della Torre dell'Elefante, il monumento simbolo del capoluogo. Dall'alto hanno calato uno striscione con la scritta "Ostaggi della burocrazia" chiedendo un intervento risolutore del prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, e del governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci.

La minaccia dei manifestanti è di continuare a bruciare una scheda elettorale ogni mezz’ora e di andare a protestare direttamente davanti al seggio dove vota il presidente Cappellacci.