Conti e Cossu, Sau e Pinilla. Sono loro, vecchia e nuova guardia rossoblu, che pian piano stanno traghettando nelle acque tranquille del centro classifica un Cagliari dalle mille risorse.
Una squadra quella rossoblu, scesa in campo, in verità, poco convinta e frastornata da un Torino più intraprendente e dal silenzio di un Is Arenas svuotato del pubblico amico.
Eppure il match era iniziato nel migliore dei modi. Un Cagliari corsaro, senza essere mai stato troppo incisivo, era riuscito a passare in vantaggio su rigore calciato da Sau. Vero “re mida” di questa fase del campionato rossoblu.
Ma nel secondo tempo il Torino è tornato più convinto in campo e, con un micidiale uno-due, ha capovolto il risultato: prima con Cerci al 47°, poi con Stevanovic al 54°, lesto a intervenire dopo un intervento incerto di Agazzi.
Nella fase della partita migliore per i granata, però, ci ha pensato il capitano del Cagliari, Daniele Conti, a rimettere in parità il risultato. Un bel gol su una provvidenziale invenzione di Cossu. Il piccolo fantasista sardo ha, infatti, fornito il prezioso assist al capitano che è andato a segno, festeggiando nel migliore dei modi il suo rientro in campo.
Raggiunto il pareggio i rossoblu hanno preso coraggio. Si sono ricordati che, pur senza pubblico sugli spalti, stavano giocando in casa. Si sono riversati all’attacco per cercare di ottenere tre punti preziosissimi per rafforzare la posizione in classifica.
A cinque minuti dalla fine, la magia di Pinilla: entra in area, supera Ogbonna e costringe il difensore del Torino ad atterrarlo. È rigore. Calcia lo stesso Pinilla e batte Gillet: 3 a 2. Risultato ribaltato.
Sembrava fatta, ma al 92°, il Cagliari, in undici contro nove dopo due espulsioni granata, subisce quella che puo essere la beffa finale. Rigore per il Torino, batte Bianchi e pareggio.
Ma non è finita. Al 49° tiro di Conti, deviazione di un difensore granata, e Gillet nuovamente battuto. Finisce 4 a 3.
Il Cagliari raggiunge in classifica il Torino a 31 punti, più dieci dalla terzultima, e ora la salvezza è più vicina.
