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E’ Michele Carrus il nuovo segretario regionale della Cgil sarda. Eletto oggi al direttivo riunito a Cagliari – al quale ha partecipato il segretario nazionale Vincenzo Scudiere – Carrus è di Oliena, ha 47 anni e, negli ultimi quattro, ha fatto parte delle segreteria regionale come responsabile del settore Industria. Iscritto dall’87 alla Fisac, il sindacato dei bancari di cui diventa subito delegato in Ogliastra, Carrus è stato segretario territoriale di categoria a Olbia e in seguito segretario generale della Camera del Lavoro della Gallura.

Dal 2009 ha lavorato nella segretaria regionale confederale al fianco di Enzo Costa, che ha lasciato la guida della Cgil il 22 marzo scorso, per andare a ricoprire l’incarico di presidente nazionale Auser. “Il mio sarà un lavoro in continuità con quanto fatto in questi anni”, ha detto il neoeletto segretario al direttivo ricordando che “il sindacato ha reagito in tutti i modi all’inerzia del governo regionale, con proposte e mobilitazioni (quattro scioperi generali in quattro anni), e in questo ultimo scorcio di legislatura la Cgil, insieme a Cisl e Uil continuerà a far sentire la propria voce, per difendere le migliaia di lavoratori e pensionati, cassintegrati, giovani precari o senza lavoro, sui quali è stato scaricato il peso della crisi”.
 
Il riferimento immediato all’unità sindacale sottolinea la volontà di tenere insieme il fronte costruito dal segretario generale Enzo Costa nella consapevolezza che, di fronte ai troppi problemi che l’Isola attraversa, è necessario unire le forze.
 
Nel discorso di insediamento, il riferimento all’attualità politica, con una critica diretta alla Finanziaria in discussione in Consiglio regionale: “Nel testo della Giunta ci sono misure irrealizzabili, scritte più per orientare all’imminente voto per le Regionali che per dare risposte concrete alla sofferenza e al disagio dilaganti”. Solo per fare un esempio, fra le promesse irrealizzabili di questa Giunta, il mito della zona franca integrale.
 
Secondo Carrus occorre instaurare un dialogo autorevole con il governo nazionale sui temi delle entrate compartecipate e del patto di stabilità. “Non c’è più tempo per populismi e scelte demagogiche – ha detto – le recenti elezioni nazionali hanno registrato l’insofferenza e il malessere dei cittadini, occorre che la classe politica isolana faccia una riflessione seria sul proprio operato e inizi a proporre soluzioni che abbiano ricadute immediate”.