"Con molta lentezza iniziano a giungere le prime risposte alle richieste di informazione a carattere ambientale inoltrate in merito all’intervento immobiliare in corso presso le dune di Badesi", così l'ambientalista Stefano Deliperi, del Gruppo di Intervento Giuridico. 

Il Servizio regionale tutela paesaggistica per la Provincia di Olbia Tempio ha chiesto all’Ufficio tecnico del Comune di Badesi informazioni. "In pratica – spiega Deliperi – vuol conoscere se sussista o meno un piano di lottizzazione tuttora vigente, proprio una delle richieste delle associazioni ecologiste, tuttora priva di risposta". Non si sa, però, se l’Ufficio tecnico abbia o meno risposto. Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico hanno quindi chiesto al Ministero dell’ambiente, al Servizio regionale Savi, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale l’emanazione di provvedimenti di sospensione dei lavori in assenza del rispetto della normativa sulle valutazioni ambientali.
 
"Sarà possibile, finalmente, sapere se il cantiere incombente sulle dune di Badesi sia stato legittimamente autorizzato o meno? E, qualora non lo fosse, saranno bloccati i lavori?" si chiede quindi Deliperi. 
 
La vicenda. Deliperi spiega che "è giunta anche comunicazione da parte della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Sassari con la quale s’informa dell’emanazione di parere favorevole per l’edificazione di otto unità immobiliari nel “lotto T” in favore di Giovanni Andrea Stangoni, in variante di precedente autorizzazione paesaggistica rilasciata in sede comunale (dieci unità immobiliari). In seguito, è stata autorizzata una seconda variante in favore di Le Case della Sardegna srl per l’edificazione di nove unità immobiliari".
 
Inoltre, sempre a Baia delle Mimose, presso le dune di Badesi, "è stata autorizzata la realizzazione di un numero non conosciuto di unità immobiliari in favore di Mdr srl – Giovanni Andrea Stangoni".
 
Ma le novità di maggiore rilievo riguardano "la perdurante assoluta assenza di alcun preventivo svolgimento della procedura di verifica di assoggettabilità – screening riguardo i lavori attualmente in corso".
 
Il servizio Savi dell’Assessorato all’Ambiente della Regione, ha dichiarato di aver richiesto al Comune di Badesi “la documentazione amministrativa e tecnica utile a verificare se le opere in questione debbano essere assoggettate alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di Incidenza Ambientale”.
 
"Secondo quanto reso noto dal Savi – conclude Deliperi – dal settembre 2011, cioè da più di 18 mesi, il Comune di Badesi non avrebbe nemmeno risposto alle sue richieste. Pur tuttavia – a lavori ampiamente in corso – il cantiere non è stato fermato".