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L’appuntamento oggi negli uffici dell’assessorato Lavori Pubblici, in via Sonnino alle 11.30. Allo stesso tavolo siederanno i tecnici della Cagliari Calcio e quelli del Comune di Cagliari. All’ordine del giorno il ritorno dei rossoblù al Sant’Elia.

Troppi problemi a Is Arenas, la “mezza vittoria” al Tar potrebbe non bastare. La Procura potrebbe mettere nuovi ostacoli al futuro dell’impianto quartese. E la Federazione che è stata chiarissima: se il Cagliari vorrà iscriversi al prossimo campionato dovrà avere un impianto immediatamente disponibile. Così, se i rossoblù non vorranno emigrare e volare ogni domenica, non resta che il Sant’Elia, sede naturale della squadra.

Il sindaco Massimo Zedda è stato chiaro: per un numero di spettatori ricompreso tra i 5 mila e i 10 mila non ci sarebbe l’obbligo di disporre dei tornelli ma l’esame da parte della commissione provinciale presieduta dal Prefetto potrebbe richiedere di installare un impianto di telecamere a circuito chiuso non più disponibile a causa di un furto avvenuto prima della riconsegna dello Stadio.

Mentre il numero di 10 mila spettatori potrebbe essere raggiunto utilizzando una tribuna di proprietà comunale di  mille posti e noleggiandone altre quattro da disporre nel settore curva nord e distinti. In relazione a una valutazione delle spese si ritiene di poterle contenere nei 200 mila euro per la soluzione a 5 mila spettatori. Non risulta invece immediatamente valutabile quella dei 10 mila spettatori dovendosi provvedere al reintegro dell’impiantistica smontata dalla Cagliari Calcio. Si può ipotizzare in questo secondo caso una spesa di circa 500 mila/ 600 mila euro.

Resterebbe il nodo dei debiti per i vecchi canoni e poi il canone d’affitto. Resterebbe fermo ai 50 mila euro annui come ai tempi  di Floris? Difficile.

E c'è un altro nodo da sciogliere: ristrutturazione o demolizione e ricostruzione dell’impianto? Zedda preferirebbe la prima ipotesi (secondo i calcoli effettuati da Giorgio Usai della facoltà di Ingegneria per rimettere in sesto lo stadio cagliaritano servirebbero 10 milioni di euro), mentre è noto che la società di viale La Playa preme per  la seconda soluzione. La relazione tecnica redatta dagli uffici comunali nel 2010, aveva calcolato il costo per l'abbattimento del Sant'Elia: dai 14 milioni e mezzo di euro (abbattimento senza uso di mine e smaltimento in discarica) ai 4 milioni (abbattimento con ogni mezzo, ma con riutilizzo dei materiali da demolizione per inerti). L’altro ostacolo è il valore patrimoniale dello stadio, iscritto al bilancio per 50 milioni di euro.