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Blitz degli operai Alcoa all'Assessorato del Lavoro. (GUARDA LE FOTO)

Sono una ventina i lavoratori che questa mattina, poco prima delle nove, hanno occupato il primo piano dell'Assessorato. Gli operai fanno sapere che non intendono abbandonare le sale occupate, nelle quali, ora, si sta svolgendo un'assemblea. 
 
Sperano in una svolta nella loro vertenza, e da un mese attendono la convocazione concordata con l'Assessorato. A niente è valso il tentativo del Capo di Gabinetto di proporre un incontro ufficiale per il 16 maggio: gli operai non scioglieranno il presidio. Sul posto i blindati della polizia. 
 

"Non si può continuare ad andare avanti di rinvio in rinvio – ha detto Roberto Forresu, segretario provinciale della Fiom Cgil – è necessario che la Regione faccia ciò che sta annunciando da tempo. Da qui per il momento e senza certezze non andiamo via".

Dura la presa di posizione di Rino Barca, segretario regionale e provinciale dei metalmeccanici della Fsm-Cisl: "Ci sono lavoratori che non ricevono indennizzi da mesi e non sanno come fare a mandare avanti al famiglia, è stato preso un impegno ma ancora non è stato onorato. Chiediamo risposte dall'assessore altrimenti restiamo a oltranza".

 

Dopo quella dei lavoratori degli appalti, parte la mobilitazione dei cassintegrati diretti dello stabilimento Alcoa di Portovesme che lanciano un ultimatum al Ministero dello sviluppo economico: pronti a rilanciare la mobilitazione per difendere il diritto al lavoro se non arriva una convocazione dal Mise entro il 31 maggio.

   La decisione è stata assunta dai delegati della Rsu riuniti questa mattina a Portovesme. "Nonostante i tanti incontri tenutisi in sede ministeriale e privata tra le due aziende – scrivono i delegati della Rsu – a oggi non è tenuto sapere quale possa essere l'esito di tale trattativa e, soprattutto, non si capisce il dilatarsi dei tempi per la convocazione dell'incontro al Ministero dello Sviluppo economico che era già previsto, al  massimo, nell'ultima settimana di aprile".

   Dopo la premessa, l'ultimatum. "In mancanza di convocazione di un incontro al Mise entro la data del 31 maggio – conclude il documento – si procederà a chiamare in assemblea i lavoratori dello stabilimento in modo da decidere quali azioni intraprendere col fine ultimo di tutelare il diritto al lavoro”. 

 

Gli sviluppi. Due incontri, uno preparatorio mercoledì 15 maggio, a partire dalle 9, ed uno il giorno successivo, giovedì 16, per affrontare il tema degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle imprese d'appalto dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Dopo questo risultato i rappresentanti sindacali che questa mattina, con un blitz, avevano occupato la sala riunioni dell'Assessorato regionale al Lavoro, hanno deciso di sciogliere il presidio e rientrare nel Sulcis Iglesiente.

"L'incontro di mercoledì sarà tecnico e preparatorio – spiega Roberto Forresu, segretario della Fiom Cgil – mentre quello che speriamo definitivo è fissato per il giorno dopo, giovedì".

L'attenzione dei sindacati, come spiega ancora il segretario della Fiom, resta alta. "Oggi abbiamo ottenuto un buon risultato – dice Forresu – ma prima di qualsiasi altro commento é meglio aspettare che si svolga l'incontro e si chiuda positivamente la vertenza".