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“Oltre alla lettera di qualche settimana fa che ha stroncato la demagogia di Cappellacci sulla zona franca integrale, la Commissione Europea ne ha inviato altre e anche queste, purtroppo, non sono d’amore. Si tratta di due missive, una di marzo e l’altra di aprile 2013, firmate dal direttore generale della Politica Regionale e Urbana Walter Deffaa, che dettagliano il disastro della gestione dei fondi europei di questi anni e svelano senza pietà la falsità delle trionfalistiche dichiarazioni pubbliche di Cappellacci relativamente alla capacità di spesa dei fondi europei da parte della Sardegna sotto la sua guida”.

A renderlo noto l’europarlamentare del Pd Francesca Barracciu, da qualche settimana componente della commissione Sviluppo Regionale del PE che si occupa dei fondi strutturali, e Franco Sabatini vice presidente della commissione consiliare bilancio. 
 
Nella prima lettera – continua Barracciu – tenuta evidentemente ben occultata e avente ad oggetto la chiusura dei conti del precedente periodo di programmazione, si legge che per la Commissione alla Sardegna non possono essere riconosciuti ben 55 milioni di euro, relativi all’ultimo periodo di programmazione, in quanto spesi per progetti non ammissibili o ancora non conclusi. Se si considera che a quelli europei si devono aggiungere quelli dello Stato, significa che la Sardegna è sul punto di subire un taglio di 100 milioni di euro”.  "In altri termini – aggiunge Sabatini – è l’annuncio di un buco abnorme nel bilancio regionale di cui la giunta non ha dolosamente informato il consiglio regionale nella speranza magari che nessuno si accorgesse e che il bubbone scoppiasse nella prossima legislatura”. 
 
Nella lettera di Aprile, rivelano Barracciu e Sabatini, “la seconda mazzata relativa all’attuale periodo di programmazione (2007/2013) annualità 2012. Questa volta, per non averli proprio spesi quindi mal programmati, alla Sardegna verranno portati via 2 milioni di euro FESR (fondo europeo sviluppo regionale) a cui come nel primo caso vanno aggiunti i due milioni statali, totale 4 milioni. Eppure, come si legge nella lettera, le autorità competenti erano già state allertate sul pericolo del disimpegno automatico 5 mesi fa. Altro che terzi in Italia per capacità di spesa dei fondi europei come affermato da Cappellacci nei mesi scorsi, la verità che si legge nella lettera della Commissione, che non ci fa gioire affatto, è che la Sardegna fa meglio solo della Campania. La verità è che Cappellacci pensa di salvarsi con le bugie e che, in un momento di crisi economica senza precedenti, dove gli unici fondi per lo sviluppo sono quelli messi a disposizione dall’Europa, questa giunta regionale li spreca o non li spende, determinando danni enormi per il sistema economico sardo e per la credibilità presente e futura delle battaglie della Sardegna presso le Istituzioni Europee e Statali di cui Cappellacci dovrà rendere conto”.