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Si chiamava Antonio Cusseddu, 51 anni di Tempio Pausania, l'operaio vittima dell'incidente sul lavoro avvenuto questo pomeriggio nella stazione di compostaggio dei rifiuti della società Gesenu.

L'uomo, dipendente della S.ec.it.(Società ecologica italiana) che fa parte del gruppo Gesenu spa, stava eseguendo un intervento di manutenzione di un nastro trasportatore della linea del cartone quando, per cause in corso di accertamento, il braccio si è impigliato nel nastro, ed è morto dissanguato in breve tempo.

Il locale dove è avvenuto l'incidente è stato posto sotto sequestro dal magistrato di turno Elisabetta Atzori, mentre la salma è stata trasferita a Sassari, dove domani verrà eseguita l'autopsia. Cusseddu lascia la moglie e due figlie. Una morte che ora sicuramente scatenerà polemiche. Da tempo, infatti, a Tempio si parlava di una probabile chiusura dell'impianto, realizzato nel 1997 dalla Comunità Montana. Lo scorso autunno i carabinieri della Compagnia di Tempio, in seguito ad un sopralluogo, avevano riscontrato diverse irregolarità, in particolare legate alla sicurezza sul lavoro, al quale erano seguite sanzioni del valore di diverse decine di migliaia di euro.