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Tutto da rifare. La nuova legge elettorale non c’è ancora. Il provvedimento, dopo l'ennesimo rinvio in Consiglio regionale, tornerà in commissione Riforme dove maggioranza e opposizione cercheranno di chiudere l'accordo su un emendamento di sintesi. La proposta è stata avanzata dal capogruppo di Sel-Sl, Daniele Cocco.

   L'ipotesi è quella di convocare l'organismo per domattina alle 10.30. La discussione si è arenata sulle soglie di sbarramento e sulla doppia preferenza di genere. Acquisita, invece, l'intesa per l'abolizione del listino del presidente, i cosiddetti nominati. Una spinta per l'introduzione della norma a favore della presenza femminile nelle istituzioni, è arrivata oggi dalle associazioni delle donne che hanno presidiato l'Aula sollecitando tutti gli schieramenti a sostenere il riequilibrio con la doppia preferenza di genere. Il Consiglio regionale è stato convocato a domicilio.

Il coordinamento per la democrazia paritaria e partecipata, formato dalle associazioni femminili della Sardegna oggi presenti in delegazione ai lavori del Consiglio regionale, esprime "forte preoccupazione per il protrarsi dei tempi" nella discussione della nuova legge elettorale.

   In particolare, con l'eventuale ricorso in Aula al voto segreto, si paventa "il rischio di insabbiamento del principio della doppia preferenza di genere, principio acquisito con legge dello Stato per i Comuni". Pertanto, il coordinamento richiama elettrici ed elettori a vigilare affinché la legge elettorale venga approvata in tempi utili e garantisca un risultato elettorale in linea con la Costituzione.