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Era la paura di Zedda e della sinistra per alcune settimane. Ma ora il rischio "anatra zoppa" e quindi ingovernabilità, incombe sul Consiglio regionale. E sulle prossime elezioni.  Con la modifica dell'articolo 32, dopo l'approvazione quasi unanime (con il voto contrario dei Riformatori) di un  emendamento orale di Pietro Cocco (Pd) che fa riferimento ai voti ottenuti dal solo presidente e non alle liste collegate.

   Nel caso in cui la percentuale dei voti ottenuti dal presidente eletto superi il 60%, non scatta il premio di maggioranza ed i seggi vengono ripartiti proporzionalmente tra tutti i gruppi e quindi non avrebbe la garanzia di governare. "Si tratta di un caso di scuola – ha affermato il coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa – ma in questo caso il presidente avrebbe un serio problema di avere i numeri in Aula".

   Al di là di questo caso, il premio di maggioranza scatta quando una coalizione o una lista supera il 25% delle preferenze, e in questo caso verrà assegnato il 55% dei seggi (33 consiglieri), mentre se supera il 40% delle preferenze la lista o la coalizione potranno beneficiare del 60% dei seggi (36 consiglieri di maggioranza).