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Si chiama “Solkì in Progress” la nuova associazione di lavoratori ex Alcoa nata per proporre idee e progetti per la costruzione di un'alternativa economica in ambito turistico per il martoriato Sulcis Iglesiente. “Solkì in Progress” (Solkì è il nome fenicio del Sulcis) nasce sulla scia del più noto progetto denominato “Sevland” che fu presentato sempre da un gruppo di lavoratori ex Alcoa nemmeno tre mesi fa con la finalità di costruire un Parco Tematico Culturale di Intrattenimento nel Sulcis sullo stile di altri famosi parchi in giro per il mondo.

Chiediamo a Michele Sabiu, ex lavoratore Alcoa e Portavoce della nuova associazione, in cosa si differenzia “Solkì in Progress” dal vecchio progetto “Sevland”:

“L'idea del Parco Tematico proposto da Sevland nasceva in seno al concorso internazionale "99 ideas" integrato nel piano Sulcis, sulla scia del Piano Ambrosetti, e prevedeva un investimento di 300 milioni di euro per un'occupazione complessiva di 500 addetti più indotto. E con un Piano Sulcis ancora in alto mare e le enormi difficoltà a reperire finanziamenti da subito sono apparse insormontabili le difficoltà. Mentre col Parco Tematico proposto da "Solkì in Progress" abbiamo rimodulato gli obbiettivi puntando sulla concretezza e su un progetto meno ampio e dispendioso dal punto di vista economico. Un progetto che secondo la nostra idea di sviluppo dev'essere sostenuto in modo diretto dalla popolazione del territorio come in una sorta di azionariato popolare. I cittadini che diventano protagonisti dello sviluppo economico del territorio e quindi del proprio futuro. Per il futuro abbiamo in mente diverse iniziative nelle quali coinvolgere attivamente la popolazione del Sulcis.”

Per promuovere progetti di questo tipo servono competenze specifiche. Che tipo di difficoltà state incontrando visto che dopo anni di fabbrica vi state cimentando in un settore totalmente opposto?

“Dopo anni di fabbrica non è stato assolutamente facile. Abbiamo dovuto cominciare a studiare teorie di marketing e business, strumenti indispensabili se si vuole fare impresa seriamente. Poiché la nostra volontà non è quella di svendere il progetto alla politica o a dei padrini non meglio identificati ma bensì di attrezzarci per fare impresa formandoci con agenzie specializzate nel settore e nell'interesse dei cittadini e del territorio.”

Voi siete tra quei lavoratori che hanno partecipato alle lotte per mantenere aperto lo stabilimento Alcoa. Il vostro progetto è alternativo alle industrie?

“E' vero, noi abbiamo partecipato alle lotte e crediamo infatti che bisogna fare tutto il possibile per salvare gli stabilimenti industriali di Portovesme come quello Alcoa. Crediamo anche però che il Polo Industriale di Portovesme se anche verrà salvato, e non sarà assolutamente facile salvarlo, non potrà più rappresentare quell'opportunità di sviluppo e occupazione in grado di accontentare tutto il territorio del Sulcis-Iglesiente così com'è stato nel passato. Quindi nasce l'esigenza di nuovi progetti e modelli di sviluppo in grado di affiancare quelli esistenti per garantire una valida alternativa ai cittadini.”

I cittadini che vogliono conoscere meglio il vostro progetto dove possono rivolgersi?

"Proprio in questi giorni stiamo ultimando il sito internet all'indirizzo: solki-in-progress.tumblr.com e siamo presenti su facebook nel gruppo: “solki'n'progress”.

“Solkì in Progress”, così come “Sevland” e altri progetti analoghi sono degli esempi di come nel Sulcis non mancano le idee di chi vuole sollevare la testa nei confronti di una crisi terribile che sta distruggendo il tessuto economico e sociale del territorio e soprattutto ogni speranza di futuro per i cittadini. E' davvero significativo che questo tipo di progetti debbano essere presentati dai lavoratori cassintegrati in lotta invece che da una classe dirigente politica che da troppo tempo ha abdicato alla propria funzione di guida e riferimento per la collettività.