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Edifici pericolanti accessibili a chiunque e aree dismesse senza recinzioni. Questa è la condizione di alcune strutture interne alla Grande Miniera di Serbariu (FOTO).

Nel 2006, per volere dell'amministrazione comunale e del Parco geominerario della Sardegna, fu creata a Carbonia l'associazione “Centro Italiano della Cultura del Carbone”(Cicc). Un'associazione creata per la gestione e valorizzazione della Grande Miniera in un'ottica di recupero e promozione della memoria storica-culturale della città. All'interno del sito fu creato un Museo del carbone col ripristino della lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani.

Nel 2009 nello stesso sito fu anche trasferito, dal centro di Carbonia, il Museo di Paleontologia e Speleologia "E. A. Martel".

Oggi si può tranquillamente affermare che la Grande Miniera di Serbariu rappresenti, al pari del sito archeologico di Monte Sirai e del Museo di Villa Sulcis, uno dei più importanti centri di attrazione turistico-culturale del comune di Carbonia e forse anche dell'intero territorio del Sulcis. All'interno sono anche presenti delle attività commerciali di tipo ricettivo e artigianale che concorrono all'accoglimento dei visitatori e più volte il sito è stato utilizzato per promuovere eventi musicali e culturali di elevato livello.

Ma nonostante l'importanza del sito, diverse sono le segnalazioni di cittadini su problemi inerenti la sicurezza in parte delle strutture interne. Una situazione che a prima vista non si evidenzia, ma basta spostarsi poche decine di metri dalla strada interna principale per registrare diversi potenziali pericoli: dall'edificio, accessibile a chiunque, col tetto e i muri pericolanti e pieno di rifiuti di ogni genere, a tutta l'area circostante, priva di recinzione o segnaletica indicante il pericolo.

Fatti questi ancora più gravi e pericolosi se si considera che nel sito della Grande Miniera si può accedere anche nelle ore notturne, quando i musei sono chiusi. Nell'area, infatti, non è presente un guardiano, pur mancando totalmente l'illuminazione.