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Con le garanzie sul mantenimento dei fondi per i progetti personalizzati, date dall'assessore regionale della Sanità Luigi Arru a Salvatore Usala e alla delegazione del presidio davanti al suo assessorato, cessa la protesta dei malati di Sla che si erano detti pronti ad un sit-in ad oltranza con lo sciopero della fame e della sede. Il presidio, promosso dallo stesso Usala e dal Comitato 16 novembre e al quale hanno aderito numerose associazioni – in testa Abc, associazione Viva la Vita Sardegna, Comitato dei familiari per l'attuazione della legge 162/98 – si è sciolto verso le 16. Ora Usala attende a casa propria a Monserrato il presidente della Regione Pigliaru e l'assessore del Bilancio Paci per dare ulteriori garanzie sull'intesa raggiunta con Arru. Per Giuseppina Usala, moglie di Salvatore, "è stato firmato un documento che mette nero su bianco l'accoglimento delle nostre richieste". In sintesi, secondo quanto riferito dai familiari dei non autosufficienti, è stata garantita la continuità dei progetti in corso con la proroga che arriverà da una prossima delibera di Giunta. Inoltre ci sarà presto il bando per l'avvio dei piani 2015, mentre si continua a lavorare per migliorare il sistema per le successive annualità in collaborazione con la Commissione tecnica regionale. L'assessore si è poi assunto l'impegno a trovare soluzioni per l'erogazione dei finanziamenti dei piani in corso.
Conclusa la protesta, tutte le persone con disabilità grave e le loro famiglie sono state convocate per fare il punto della situazione, domenica 14 dicembre alle 15, a Cagliari all'Hotel Regina Margherita. 

Nel dettaglio il presidio del malati di Sla e delle associazioni dei non autosufficienti hanno ottenuto l'impegno dell'assessore Arru perché si superino gli ostacoli burocratici che si frappongono all'erogazione dei fondi sociali provvisti di regolare determina entro il 2014, sia attraverso l'esclusione dal patto di stabilità di parte della legge 162/98 sia attraverso l'utilizzo del plafond che si rende disponibile dagli altri assessorati.
E' stato poi garantito che il finanziamento totale nell'anno 2015 per le politiche di inclusione sociale sarà di 244 milioni di euro – come peraltro già annunciato ieri dall'assessore del Bilancio Raffaele Paci – inalterato rispetto al 2014. Ci sarà una riorganizzazione del fondo, con una sperimentazione nel primo periodo. Entro un mese arriverà invece in Giunta una delibera sul progetto assistenziale proposto dal Comitato 16 Novembre e da Viva la Vita, riservato a persone in cure di terzo livello, in ventilazione meccanica per le 24 ore o coma, mentre con l'assessorato al Lavoro sarà valutato un progetto formativo per assistenti familiari, con fondi europei, strettamente collegato al progetto assistenziale.
Infine l'assessore Arru, secondo il documento siglato dall'esponente della Giunta, ha preso l'impegno affinchè l'avanzo del finanziamento del fondo statale della non autosufficienza arrivi ai beneficiari esclusi dal progetto Ritornare a casa ed entro 10 giorni predisporrà una delibera di proroga dei progetti personalizzati della legge 162/98, avviando nel contempo il bando 2015. Verranno esclusi dai beneficiari i punteggi bassi della scheda salute e a questi ultimi saranno garantiti opportuni servizi sul territorio.

Pigliaru e Paci a casa di Usala. "Siamo fortemente impegnati a cercare di sbloccare una parte di fondi vincolati dal Patto di stabilità, come ha garantito l'assessore Paci. I soldi ci sono, gli stanziamenti sono garantiti anche per il prossimo anno quando finalmente l'uscita dal Patto non ci metterà più in queste condizioni". Lo ha detto l'assessore regionale della Sanità Luigi Arru. Intorno alle 16.30 lui, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, sono andati a casa di Salvatore Usala, per testimoniare la loro vicinanza a tutti gli ammalati gravi non autosufficienti sostenuti dai finanziamenti della legge 162 e garantire l'impegno costante da parte della Giunta.
Arru ha anche rimarcato che la Regione sta studiando la possibilità di realizzare in tempi brevi un progetto di formazione del personale che assiste i malati non autosufficienti, progetto da finanziare con i fondi europei.
"Vogliamo garantire personale adeguatamente formato – ha concluso – e altamente specializzato".