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Per indovinare che cosa ci sarà nella calza della Befana basta fare un giro in centro a Cagliari: file alle casse non solo nei negozi di dolciumi e in quelli di giocattoli, ma questo era scontato, ma anche nelle librerie. Tra i regali, anche capi di abbigliamento grazie soprattutto ai saldi partiti in Sardegna due giorni fa con i negozi aperti anche ieri.
La spesa media? "In Sardegna – spiega Simone Girau, Adiconsum – i consumi saranno in linea con quelli nazionali, circa 80 euro a famiglia. Siamo più o meno alle stesse cifre dello scorso anno. Questo vuol dire che nonostante l'aggravarsi delle difficoltà economiche, si cerca di non far pesare sui bambini gli effetti della crisi".
Dieci-quindici euro in media se ne vanno per la calza già pronta con i dolci o da riempire pescando dagli scaffali e cercando di assecondare le preferenze dei bambini. Poi i "regalini". Befana meno ricca di Babbo Natale. Ma la sorpresa è sempre assicurata. Nei locali e nei ristoranti fioccano gli Epifania party, soprattutto per i più grandicelli. I più piccoli, a Sassari, ci hanno pensato già dai giorni scorsi: sono stati loro a preparare, usando la loro fantasia gastronomica, la calza dello chef.
A Cagliari, invece, Befana un po' arrabbiata: la "vecchietta" che l'anno scorso aveva regalato tante calze ai bambini passerà ai Giardini pubblici, ma senza cioccolatini da regalare. "L'anno scorso – spiega Gianfranco Carboni, presidente di Quadrifoglio Karalis, associazione organizzatrice della edizione 2014- avevamo raccolto i fondi con il crowdfunding. Quest'anno non è stato possibile. Nessuna battaglia, per carità. Ma ci aspettavamo che sopperisse il Comune con una sua iniziativa: a volte gli eventi per i più piccoli sono più importanti dei grandi eventi".