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Sette consiglieri regionali del Nuorese si uniscono per fronteggiare la grave crisi del territorio e danno vita al "Patto per la comunità", con l'obiettivo di attivare un Piano per le aree di crisi.
Le azioni sono già in campo: prima la presentazione di alcuni emendamenti alla Finanziaria in cui la Regione ha assunto un impegno di 22 milioni di euro per le aree di crisi industriali del Nuorese (Nuoro-Pratosardo, Ottana, Tossilo, Macomer e Siniscola), del Sassarese e dell'Ogliastra; poi l'appello al presidente della Regione Francesco Pigliaru per inoltrare al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta dello Stato di crisi delle aree industriali, in maniera tale da poter beneficiare di una serie di agevolazioni per la ripresa.
Sono questi i principali interventi dei consiglieri regionali Roberto Deriu (Pd), Daniela Forma (Pd), Efisio Arbau (La Base), Angelo Carta (Psd'Az), Luigi Crisponi (Riformatori), Pietro Pittalis (Fi) – assente giustificato Emilio Usula dei Rossomori) – presentati stamattina in una conferenza stampa nella sede della Provincia di Nuoro.
Emendamenti su cui hanno apposto la loro firma anche cinque consiglieri della Provincia di Sassari e uno dell'Ogliastra. "I 22 milioni già riconosciuti dalla Regione per queste aree sono solo il punto di partenza per coprire gli interventi sollecitati – hanno spiegato – la richiesta complessiva ammonta a 65 milioni di euro da ricercare in nuovi e diversi finanziamenti".
Presenti anche gli amministratori della Provincia di Nuoro, i sindaci, i sindacati Confindustria e le associazioni di categoria. "Lunedì prossimo – ha detto il presidente della provincia di Nuoro Costantino Tidu – sarà attivato nella sede della giunta regionale un tavolo tecnico per analizzare le linee di intervento sollecitate dal territorio".
Un'iniziativa, quella dei consiglieri regionali, accolta positivamente dalle parti ma anche dai sindaci: "E' una prova di maturità del territorio – ha detto il sindaco di Ottana Giampaolo Marras – ma per il momento è tutta da giocare. Occorre sorvegliare a tutti i livelli: i consiglieri dovranno vigilare sull'immediata spendita dei fondi, e noi sindaci dobbiamo essere pronti con i progetti a spenderli".