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Lo stato del confronto tra Alcoa e Glencore per l'acquisizione dello stabilimento di Portovesme, nel Sulcis, le misure utilizzabili per il contenimento del costo dell'energia e le necessarie bonifiche, sono stati al centro della riunione della task-force oggi al Ministero dello Sviluppo Economico.
All'incontro, coordinato dal vice ministro Claudio De Vincenti, hanno partecipato rappresentanti della Regione Sardegna e le organizzazioni sindacali Fiom-Fim-Uilm e Ugl Metalmeccanici.
Governo e Regione – spiega una nota del Mise – hanno fatto il punto sullo stato dell'interlocuzione tra le due multinazionali e sulle azioni di precipua competenza delle Istituzioni. Nel corso della riunione, oltre a confermare l'utilizzo degli strumenti previsti dalla normativa italiana atti a contenere il costo dell'energia, il Governo ha riferito degli approfondimenti in corso sulla questione bonifiche, approfondimenti finalizzati a definire un quadro chiaro di responsabilità per i soggetti coinvolti. Sul tema, sono stati messi in agenda incontri tecnici.
Infine, nel corso del dibattito, ci si è soffermati sui risultati dell'ultima riunione della Cabina di regia (Governo, Regione Sardegna ed Enti Locali), svoltasi a fine gennaio, e che ha avuto al suo centro le politiche occupazionali e gli strumenti necessari alla formazione dei lavoratori, anche dell'indotto Alcoa, nel quadro degli interventi previsti dal Piano Sulcis. 

Volontà, esplicitata da parte di Glencore, di acquisire lo smelter di Portovesme e allo stesso tempo quella di Alcoa di cedere l'impianto. Inoltre si è nella fase di definizione della problematica legata al costo dell'energia, così come richiesto da Glencore. Lo avrebbe ribadito il governo, ricorda Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil, dopo la riunione al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, per fare il punto sullo stato di avanzamento della vertenza Alcoa.
''Al contempo, il viceministro ci ha illustrato alcuni punti di criticità legati alle bonifiche. Nello specifico, mentre per quanto riguarda la bonifica dei suoli si sarebbe individuata una soluzione condivisa anche da Alcoa, più complessa è la problematica legata alle bonifica della falda acquifera, che oltre ad Alcoa vede coinvolti anche altri soggetti. Per trovare una soluzione a tale questione il Governo ci ha comunicato che nei prossimi giorni verrà convocato un apposito tavolo al ministero dell'Ambiente. Come Fiom abbiamo posto la necessità che il Governo nazionale e la Regione Sardegna accelerino e si facciano parte attiva affinché i tempi della vertenza vengano ridotti il più possibile in considerazione della drammatica situazione che stanno vivendo i lavoratori dell'Alcoa e dell'indotto. In questo senso, inoltre, abbiamo sottolineato che occorre garantire il reddito con gli ammortizzatori sociali per il bacino dei lavoratori Alcoa. Abbiamo inoltre sottoposto al Governo la necessità che Alcoa incrementi il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria per evitare il rischio del disfacimento degli impianti e degli immobili. Al contempo abbiamo sollecitato la Regione Sardegna ad attivare un tavolo di confronto con le segreterie territoriali dei sindacati metalmeccanici per fare il punto sullo stato di avanzamento della vertenza. Infine abbiamo sottolineato la necessità, al fine di garantire l'occupazione dei lavoratori ex Ila, di affrontare e risolvere anche per questa azienda le questioni legate all'energia. I Governi nazionale e regionale hanno condiviso la necessità di accelerare i tempi, di farsi carico di sollecitare Alcoa per quanto riguarda la manutenzione, di affrontare e risolvere la questione dei lavoratori ex Ila.
Infine, la Regione Sardegna si è resa disponibile a incontrare le segreterie territoriali delle organizzazioni sindacali''.