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Venti di burrasca a Carloforte tra Amministrazione comunale e Capitaneria di porto. Tra il primo cittadino Marco Simeone e il comandante della locale Guardia costiera Ugo Piras si sta consumando una sorta di battaglia a distanza fatta di multe e verbali annullati. Nel corso dei mesi la Capitaneria avrebbe elevato, a detta dei residenti, un numero abnorme di contravvenzioni, una di queste all'assessore al Demanio e oggi vicesindaco di ben 2.500 euro per aver ritinteggiato le strisce per i parcheggi all'interno del porticciolo.

"Ho annullato una trentina di verbali superiori ai 300 euro – attacca il sindaco Simeone – ho decine di cittadini che vengono a lamentarsi delle multe e dell'atteggiamento severo tenuto dalla Guardia costiera. E' stato multato anche il vicesindaco che era andato a rinfrescare le strisce dei parcheggi all'interno del porticciolo, di cui abbiamo la gestione dalla Regione e che erano state fatte proprio dall'ex comandante della Guardia costiera. La contravvenzione è stata annullata. La cosa che ci dispiace e fa dispiacere i cittadini è la verbalizzazione selvaggia che sta danneggiando il rapporto che da sempre hanno i carlofortini, in termine affettivo, con la Guardia costiera".

Ma il comandante Piras non ci sta. "Le multe – spiega il tenente di vascello – sono nella media, i cittadini che si lamentano non rispecchiano tutta la popolazione, abbiamo ricevuto numerosi attestati di stima per il lavoro svolto, nessuno si è venuto a lamentare con noi. Durante l'estate – racconta – abbiamo elevato verbali per i parcheggi e per le auto lasciate sulla spiaggia. Per quanto riguarda, invece, la multa all'assessore è scattata perché i lavori sono stati fatti senza richiedere l'autorizzazione alla Capitaneria".

Tra Amministrazione comunale e Capitaneria si registra anche la mancanza di confronto. "Il dialogo è inesistente – denuncia Simeone – provo a contattare il comandante ma non risponde al telefono, non esistono rapporti. I cittadini si sono lamentati anche dei parcheggi che la Capitaneria si è riservata sul lungomare". Di diverso avviso il comandante il quale, riferendosi anche al Girotonno, kermesse internazionale di enogastronomia tutta incentrata sul 'tonno di corsa' che ogni anno tra la fine di maggio e i primi di giugno richiama migliaia di turisti sull'isola tabarkina, parla di "piena collaborazione con l'amministrazione civica" perchè, dice, "il dialogo nei rapporti istituzionali è necessario".

Sta di fatto che dall'arrivo a Carloforte, il nuovo comandante sia per le multe che per i suoi hobby e le sue passioni non è passato inosservato, diventando a volte il protagonista delle "chiacchiere" di paese. Tra gli argomenti di discussione anche l'ordinanza balneare firmata lo scorso anno in cui, tra le modifiche rispetto alla precedente, è stata inserita una voce relativa alla pratica del surf da onda, di cui il comandante sarebbe grande appassionato. Nell'articolo 5 (Zone di mare riservate ai bagnanti), punto 5 è comparsa la lettera D: "La pratica del surf da onda è consentita all'interno delle aree di mare dedicate ai bagnanti solo in caso di mare formato con un'altezza di onda superiore al metro e bandiera rossa issata dagli addetti al servizio di salvamento (o in assenza di detto servizio, debitamente segnalato): i bagnanti dovranno tenersi ad una distanza di sicurezza minima di 60 metri dai praticanti". In pratica con bandiera rossa, tutti fuori dall'acqua per far spazio ai surfisti. Una norma analoga non compare nelle ordinanze balneari di Sant'Antioco, Oristano, Alghero e Golfo Aranci, per citarne solo alcune.