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Le carceri sarde di Uta (Cagliari) e Sassari sono moderne e super sicure e per questo, in conformità alla "disposizioni di sicurezza pubblica, è stato deciso lì il trasferimento di detenuti al 41 bis: trasferimento che avverrà non appena le strutture saranno pronte. E' quanto afferma il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, "per esigenze di chiarezza e di verità storica dei fatti", a proposito del trasferimento in Sardegna di detenuti in regime di massima sicurezza di cui ha parlato ieri il nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, ascoltato dalla Commissione parlamentare Antimafia.
"I provvedimenti di trasferimento di detenuti ex art. 41 bis nelle sezioni delle carceri di Sassari e Uta – si legge in una nota del Dap – saranno adottati ai sensi delle 'disposizioni in materia di sicurezza pubblica', varate con la legge 15 luglio 2009, n. 94 che… dispone: 'I detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione devono essere ristretti all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari, ovvero comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto e custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria'. Le due moderne strutture di Uta e di Sassari sono state realizzate in conformità alla legge 15 luglio 2009, n. 94 e assicurano i più elevati standard di sicurezza e di gestione".
"Il trasferimento avverrà – prosegue il Dap – non appena saranno ultimati i lavori della sezione 41 bis del carcere di Uta e l'attivazione del sistema di multivideoconferenza nel carcere di Sassari. Le due sezioni hanno una ricettività di 92 posti ciascuna". Il Dipartimento precisa inoltre che "la titolarità esclusiva dei procedimenti relativi alla realizzazione dei due nuovi complessi penitenziari di Cagliari e di Sassari appartiene al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna. I costi complessivi, al netto del ribasso, sono pari a 18 milioni 600.000 euro per Uta e 16 milioni 350.000 per Sassari. I lavori per la realizzazione dei due reparti sono stati richiesti dal Dap nel mese di novembre 2009, in attuazione delle 'disposizioni in materia di sicurezza pubblica'".
I detenuti attualmente sottoposti al regime di 41 bis sono 722, distribuiti in 12 istituti penitenziari su tutto il territorio nazionale.