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Tagli, stipendi in ritardo e preoccupazione per il futuro del Lirico: due sindacati, Fials Cisal e Libersind Confsal, proclamano lo stato di agitazione.
Sulla questione pagamenti le due sigle, in una lettera al presidente della Fondazione Massimo Zedda, contestano: "Come accade da oramai quattro mesi – si legge – anche in febbraio gli stipendi dei dipendenti del Teatro Lirico di Cagliari non sono stati corrisposti entro la data contrattualmente prevista".
I sindacati, anche in riferimento ai tagli (confermati dalla Soprintendente Angela Spocci la risoluzione del contratto del direttore degli allestimenti scenici Sabrina Cuccu) sul personale parlano di un clima da "caccia alle streghe".
"Concorrono inoltre – spiegano i sindacati – ad accrescere una situazione di estremo disagio e di tangibile tensione tra i lavoratori la pressoché totale mancanza di una vera e propria programmazione (quella presentata alla stampa dalla Sovrintendente il 26 febbraio non merita tale qualifica; può essere rubricata quale semplice "rassegna"di una decina di concerti che il teatro svolgerà nei prossimi due mesi) e un'assoluta assenza di prospettive certe e concrete che vadano oltre il mese di maggio".