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Due squadre in piena crisi: Cagliari e Verona non vincono da un più di un mese (25 gennaio per entrambe la data dell'ultimo successo) e cercano punti per allontanarsi dal pericolo retrocessione.
Nella sfida di domani delle 12:45, per i rossoblù non c'è scampo: bisogna prendere l'intera posta in palio per trascinare giù un Hellas reduce comunque dal buon pareggio con la Roma.
Qualsiasi altro risultato, per il Cagliari, sarebbe probabilmente l'inizio della fine.
Lo sa bene anche Gianfranco Zola: "Partita molto importante – ha spiegato il tecnico rossoblù nella conferenza stampa questa volta al Sant'Elia – per noi sarà importante non solo la prestazione, ma il risultato".
Con un Cagliari che dovrà mostrare quello che sa fare in attacco: "Lo scenario – ha detto Zola – è molto diverso rispetto a quello delle ultime partite, sempre con squadre sulla carta superiori a noi. Dovremo fare un altro tipo di gara: è un po' che ci prepariamo. Dovremo fornire una bella prestazione".
Ancora molti dubbi da risolvere sulla formazione, soprattutto dalla tre quarti in su. Davanti ballottaggio tra Longo e Cop: Zola non sembra convinto dall'idea di poterli schierare insieme dall'inizio. Favorito il primo: non tanto perché è un ex (due partite in gialloblù), quanto per la buona partita di lunedì scorso con l'Inter. A proposito di giocatori che hanno militato in entrambe le formazioni nel Cagliari ci sono anche Gonzalez, in pole per il posto a destra in difesa, Donsah, Cossu e Farias.
Mentre nel Verona c'è Agostini, tra l'altro ex compagno di Zola nel Cagliari della promozione e del primo anno in A.
Per la difesa potrebbe esserci spazio per Diakitè: l'ex laziale, arrivato nel mercato di gennaio, sembra l'uomo giusto per prendersi cura di Toni. Nel Cagliari ben 24 convocati: assenti solo gli infortunati Balzano e Sau.